Una finestra aperta è una porta sul mondo. Ciascuno di noi sa qual è l’immagine che troverà o vorrebbe trovare fuori la propria finestra. C’è chi sogna di…
Una finestra aperta è una porta sul mondo.
Ciascuno di noi sa qual è l’immagine che troverà o vorrebbe trovare fuori la propria finestra. C’è chi sogna di affacciarsi e trovare grattacieli svettanti, chi invece riesce a toccare i rami di alberi in fiore e chi invece ha una casa vicina con fioriere di gerani sul balcone.
Se io dovessi chiudere gli occhi e fermarmi un momento, non aprirei subito la finestra. Avvicinerei il naso e cercherei di distinguere gli odori. Di sicuro ce ne sarebbero di forti ed intensi, quelli che riescono a saziarti alla prima boccata: forse di focaccia appena sfornata o di pane ancora caldo. Sicuramente se fosse primo pomeriggio ci sarebbe odore di caffè ovunque. Inebriato però inizierei a distinguere i suoni dai rumori. Sicuramente ci sarebbero schiamazzi di bambini per strada che calciano una palla o le urla delle madri che chiamano perché il piatto è in tavola. Sentirei anche il chiacchiericcio delle anziane che si scambiano furtivamente ricette e segreti sulla pastella per i fiori di zucca. In quel momento però mi assale il dubbio che tutto possa essere creato dalla mia fantasia. E se non dovessi trovare la vista sul mare azzurro e cristallino che mi aspettavo? E se le case non fossero bianche ed a punta come le ricordavo e al loro posto trovassi i grattacieli svettanti? E se questa fosse solo nostalgia e avessi confuso quegli odori familiare con le insipide salse di un fast-food? L’unico modo per scoprirlo era avvicinarsi ancora di più e sbirciare da quelle fessure. Io però presi coraggio e con tutta la forza spalancai entrambe le ante.
Era lei.
Imponente come una donna che aggiusta la piega del suo vestito fiorato mentre stende i panni ammaliandoti con il suo sguardo. Ne vieni stregato e non capisci il motivo. Cerchi di guardare altrove, ma la sua semplice eleganza ti affascina e non puoi fare a meno di desiderarla. Era la mia terra. Era la parte di mondo che volevo trovare fuori la mia finestra. E’ la mia Puglia.
E’ tutto difronte a me. Tutto come ricordavo. Riesco a distinguere le insenature della riserva naturale, le spettacolari scogliere a strapiombo e i trulli bianchi nelle campagne. Gli ulivi secolari, maestosi e sicuri, sono pronti a dare il benvenuto a tutti in una delle terre più ospitali, nel solo posto che unisce innovazione e tradizione a ritmo di musica.