L’arte del fare una mozzarella pugliese, dal latte ai segreti della burrata. Oggi ho voglia di parlavi di Puglia. Ma questa volta ho voglia di tentarvi, parlandovi di Puglia.. Un…
L’arte del fare una mozzarella pugliese, dal latte ai segreti della burrata.
Oggi ho voglia di parlavi di Puglia. Ma questa volta ho voglia di tentarvi, parlandovi di Puglia..
Un compito ambizioso, devo ammetterlo, ma ho proprio voglia di farvi assaporare con le parole, una delle bontà della cucina pugliese: il mondo dei latticini.
Sì perché sicuramente arrivati in Puglia, sarete stati assaliti da una voglia di mangiare una buona mozzarella pugliese, un formaggio o la stracciatella e allora io non posso che accontentarvi.
Qualche mese fa ho avuto il piacere di assistere alla preparazione di questi prodotti tipici, direttamente da un casaro mi ha svelato i segreti per preparare delle buone mozzarelle. Volete sapere quali sono?
Molto semplice: prodotti genuini, freschi e tanta passione. Sì perché per creare queste bontà ci vuole tanta dedizione, in fondo si è in bilico tra l’essere artista e l’essere artigiano. Il casaro è colui che, con il semplice tocco delle mani, riesce a creare dal latte buonissime mozzarelle di tutte le dimensioni.
Work in progress, making RICOTTA.
Ecco della mini-ricotta appena preparata.
Questo sicuramente uno dei momenti che più ho apprezzato: la creazione della burrata. Si adagia su un letto di mozzarella la stracciatella (filamenti di mozzarella fatti macerare nella panna) come fosse un piccolo tesoro, pronto e da assaporare solo quando si mangia.
Mi piace concludere con un finger Food a tema Italia con pomodoro, basilico e mozzarellina. Da un po’ di tempo, si è molto attenti alla cura dei dettagli e al connubio cibo – ricercatezza e questo è uno spuntino light perfetto per un aperitif con amici e facile da preparare.
Ho avuto la fortuna di trascorrere qualche giorno con le realtà più vere della Puglia, quelle degli artigiani che passano le loro giornate nelle loro botteghe a creare e a raccontare la nostra terra. Questo un turismo diverso, più rurale e sostenibili, come sostiene il progetto Lapis, progetto di cooperazione interterritoriale Local Art & Food, promosso da GAL Polesine Delta Po, GAL Sud Est Barese, GAL Terre dei Trulli e Barsento, GAL Terre di Murgia e GAL Valle d’Itria.