Un viaggio in Islanda alla scoperta dei suoi colori
L’Islanda, il paese del ghiaccio e del fuoco, una meta naturalistica fantastica, il viaggio dei sogni di molti, una terra che incanta, che sconvolge per la presenza di una natura incontaminata che è teatro di spettacoli che si possono vedere solo nei film. Vi presento ora un possibile itinerario per visitare le principali meraviglie di questo paese in una settimana. Ecco il mio viaggio in Islanda.
Questo è il primo di tanti post sul mio viaggio in Islanda. Ho deciso di iniziare dall’itinerario che potrebbe essere utile per capire da dove iniziare l’organizzazione di un viaggio in Islanda.
1° giorno, (in aereo) Arrivo all’aeroporto di Keflavik. I principali voli atterrano all’aeroporto internazionale di Keflavik e di solito sempre in tarda serata o durante la notte. Nel nostro caso avevamo preso un volo diretto da Roma con Vueling e siamo arrivati alle 2 di notte. Abbiamo ritirato la macchina che avevamo noleggiato sin dall’Italia (in un altro post vi scriverò tutti i suggerimenti per organizzare al meglio il vostro viaggio in maniera lowcost) e siamo andati in un paese vicino per pernottare, in modo da affrontare al meglio il viaggio del giorno successivo.
2° giorno: Thingvellir – Gullfoss – Geysir – Skogafoss (310 km circa)
Partiamo presto la mattina verso il parco nazionale di Thingvellir, parco nazionale e patrimonio mondiale dell’UNESCO, dove si riuniva l’Althingi, la più antica forma di Parlamento del mondo e dove fu proclamata la Repubblica. Da qui già ci si inizia a rendere conto di quali spettacoli ci riserverà l’Islanda. Continuiamo il viaggio verso Gulfoss, l’imponente cascata d’oro, tra le più grandi d’Europa, le cui acque, riversandosi, creano spettacoli di luce e arcobaleni fantastici (oltre a farti letteralmente una doccia!). Poi ancora lo spettacolo fantastico nella località di Geysir, colonne d’acqua che con una forza enorme vengono sprigionate dal suolo. Attenzione la pompa di benzina nel punto ristoro vicino ai Geysir era fuori servizio quest’estate ad Agosto e parlando con persone del bar ci hanno informato che accade molto spesso. Per questo motivo calcolate questo piccolo dettaglio nel vostro itinerario e sosta per rifornimento Islanda. Infine direzione Vìk, ci fermiamo vicino Skogafoss, un’altra scenografica cascata, molto più godibile della precedente, che si vede sin dalla Ring Road.
3° giorno: Vik – Skaftafell – Jökulsárlón – Höfn (300 km circa)
Cominciamo ad ammirare le spiagge nere di Vik, cosparse di colonne di sassi in equilibrio, dove veniamo attratti dai voli delle Pulcinelle di mare. Continuiamo verso il ghiacciaio Myrdalsjokull, nelle cui vicinanze ha avuto luogo l’eruzione del vulcano Eyjafjallajokull che ha bloccato i traffici aerei di tutto il mondo forse, nella primavera del 2010. Continuiamo a visistare il parco nazionale più vasto d’Europa, Skaftafell situato ai piedi del più grande ghiacciaio d’Europa, il Vatnajökull. Andiamo poi alla laguna glaciale Jökulsarlon, dove gli iceberg di varie dimensioni galleggiano nelle acque della baia e non perdiamo l’occasione di avvicinarci ad essi, sfruttando un tour organizzato e assaggiando il ghiaccio antico che viene da questi iceberg. Continuiamo verso Höfn, città di pescatori e famoso per la pesca dell’aragosta (non perdetevi il panino con questo crostaceo, davvero succulento).
4° giorno: Höfn – Djúpivogur – Reyðafjörður – Egilsstaðir (300 km circa)
Partendo da una città nei pressi di Hofn ci perdiamo nei pittoreschi fiordi dell’est, tra litorali pittoreschi e panorami mozzafiato. Qui ci fermiamo in qualche paesino di pescatori come Stödvarfjördur, ammirando le case colorate e l’atmosfera, che anche nelle giornate di pioggia è davvero accattivante. Ci fermiamo a Egilsstaðir, dove siamo invitati ad un Festival della Zuppa davvero molto singolare. In realtà come consiglio se riuscite a trovare posto prenotate a Seydisfjadar considerato uno dei paesini più belli di tutta l’Islanda. Un bellissimo connubio di case coloratissime, lago, monti e negozi molto particolari.
5° giorno: Egilsstaðir – Dettifoss – Húsavík – Mývatn – Akureyri (300 km circa)
Attraversiamo i paesaggi quasi lunari dell’altopiano di Möðrudalsöræfi, non scordando di osservare le stazioni geotermali, i soffioni boraciferi, i fanghi vulcanici e crateri ormai sede di laghi. Ci muoviamo poi verso Dettifoss, la cascata più gradne d’Europa, che ci colpisce per la sua maestosità, ci fa sentire infinitamente piccoli e impotenti. Procedendo lungo la penisola di Tjörnes arriviamo a Húsavík, dove non possiamo perderci un tour in barca per osservare da vicino le balene, uno spettacolo davvero particolare. Il freddo è tagliente, siamo a 50 km dal circolo polare artico, ma la cioccolata calda e la brioche alla cannella offerta sulla barca ci rinfrancano. Proseguiamo poi per Akureyri, la seconda città dell’Islanda, e qui ci fermiamo a pernottare.
6° giorno: Mývatn – Akureyri/Skagafjörður(300 km circa)
Anche oggi sveglia presto. Torniamo leggermente indietro per ammirare la zona de llago di Myvatn, un lago tra i più belli d’Europa, passando perDimmuborgir e Skutustadir, per ammirare i crateri con pozze di fango bollente e i colori che vanno dal bianco al grigio passando per il ruggine e il rosso intenso, fino a mescolarsi al verde e al turchese, un paesaggio che è più un dipinto. Veniamo attratti da una grotta che è stato il set di una scena della serie seguitissima “The Game of Thrones”, “Il trono di Spade” (quindi anche i fan di questa serie troveranno in Islanda pane per i loro denti!) . Ci fermiamo a quella che si dice la “Blue Lagoon” del nord, la Laguna Blu del nord: dobbiamo specificare che l’Islanda è nota per i suoi centri termali e forse il più noto è proprio la “Laguan Blu” che si trova vicino a Reykjavik, che spesso però, proprio per questo è molto affollato, quindi per essere sicuri di essere tranquilli abbiamo scelto questo centro, che non ha nulla da invidiarle. Ritorniamo appagati e rilassati ad Akureyri, da dove partiremo l’indomani.
7° giorno: Glaumbær – Reykholt –Reykjavík (500 km circa)
Viaggiando per verdeggianti pianure, dove possiamo ammirare i tipi esemplari di cavallo islandese, giungiamo a Glaumbær, dove possiamo vedere i tipici esempi di architettura islandese, le case col tetto in erba per intenderci. Passando per Reykholt, centro noto per i suoi reperti medievali, ritorniamo a Reykjavik, questa volta per visitarla finalmente. Cominciamo una prima perlustrazione serale che proseguiremo il giorno seguente.
8° giorno: Partenza (in aereo) Fine viaggio in Islanda
Ci tratteniamo sin dal mattino presto nel centro di Reykjavik, saliamo sul campanile della cattedrale, visitiamo l’Harpa e ci concediamo l’ultimo shopping islandese, magari per comprare prodotti in lana o materiale tecnico, piuttosto che decorazioni natalizie. Respiriamo l’aria di questa attiva città islandese, l’unica forse, insieme ad Akureyri, che pullula di vita. Nel pomeriggio riportiamo la macchina in aeroporto e ripartiamo.
Di questa esperienza ci portiamo indietro il freddo tanto pure ad agosto, ma tanti spettacoli straordinari che porteremo sempre con noi, oltre che tanti consigli di cui spero di potervi parlare nei prossimi post.
La scelta di questa foto non è casuale. L’ultima notte del mio viaggio in Islanda ho trovato nella guest house dove dormivo questa bellissima mappa dell’isola.