Categoria: Travel

Cosa vedere ad Andria. Consigli su cosa fare e non perdere

Cosa vedere ad Andria: i miei consigli dopo aver partecipato al Festival dei Mondi con il progetto #WeShowPuglia. Un festival di una tradizione decennale che vede protagonista la città di…

Cosa vedere ad Andria: i miei consigli dopo aver partecipato al Festival dei Mondi con il progetto #WeShowPuglia. Un festival di una tradizione decennale che vede protagonista la città di Andria. Arte, spettacolo e cultura filo conduttore della manifestazione.

Una delle scoperte più belle del Progetto #WeShowPuglia che mi ha portato in questa città che sicuramente  ha tanto da raccontare e tanto bisogno di essere raccontata con un post che possa spiegare cosa vedere ad Andria e al Festival dei Mondi che mi ha permesso di scoprire questa bellissima destinazione.

Voglio iniziare parlandovi del momento preciso in cui ho iniziato a perdermi nei vicoli della  cittadina.

La “ Controra” esattamente il momenti in cui in Puglia tutti sono in casa.

E’ l’attimo in cui si è terminato di pranzare assieme e nei centri storici delle città regna il silenzio intervallato da qualche tv accesa su qualche programma pop della televisione italiana. Tutti dovremmo scoprire le bellezze delle città in questo momento così  intimo che riesce a farti cogliere dettagli che la vita notturna,  l’affollamento pomeridiano o la  frenesia dei nostri ritmi solitamente ne fanno perder traccia.  Immaginatevi questa scena. Un cielo di settembre ancora tanto caldo. L’odore delle tavole appena sparecchiate. Le caffettiere pronte a regalare gli ultimi attimi di pausa prima di tornare a lavoro.

L’orologio  segna le 14:35 e siamo nel quartiere casalino di Andria che ha mantenuto nel tempo la sua fattezza e l’autenticità delle viuzze che si snodano fino a diventare strette di 50 cm tanto da essere considerate le più strette del mondo.

 

cosa vedere ad Andria

Ecco alcuni TIPS su cosa vedere ad Andria.

 

  • La cattedrale che conserva due importanti reliquie: le ossa di San Riccardo e la sacra spina della corona di Cristo con l’ultimo prodigio manifestatosi nel 2016.
  • Accanto alla cattedrale si erge il palazzo ducale di epoca cinquecentesca e oggi contenitore culturale in occasioni di festival e attività cittadine.
  • La chiesa di Sant’Agostino con il suo portale monumentale e monumento nazionale che ricorda nella struttura uno dei portali di Castel del Monte.
  • Porta Sant’Andrea che è l’unica delle 5 porte superstiti della città che ricorda la fedeltà tra l’imperatore Federico 2 di Svevia e la città di Andria tanto da recare un’iscrizione che recita Andria Fidelis.
  • Chiesa di San Domenico all’interno della quale ci sono delle sepolture attualmente coperta da una pavimentazione movibile che è possibile visitare in alcune giornate particolari dedicate all’arte e alla riscoperta cittadina.

Non possiamo dimenticare una curiosità e tradizione di Andria che abbiamo scoperto essere viva e tramandata negli anni :

  • Petriciata. In occasione di un fidanzamento ufficiale in passato ci si recava a casa della fidanzata e si gettavano confetti per augurare fertilità e buon auspicio per la vita matrimoniale. Questo segna il legame della città con il confetto e doverosa è la visita al museo cittadino del Confetto.

 

E’ possibile visitare il Museo che si trova nella storica palazzina che era la sede originaria della fabbrica dei confetti. Oggi un grandissimo patrimonio per la città tra tradizioni, sapori e storia di una famiglia che ha reso celebre Andria per le sue prelibatezze. Il mio consiglio è quello di prenotare una  visita al Museo del Confetto “ Giovanni Mucci” che prevede anche  degustazioni di prodotto.

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Come raggiungere l’isola di Ponza e cosa vedere

Raggiungere l’isola di Ponza Per raggiungere l’isola di Ponza bisogna organizzare la propria partenza da Formia se si ha voglia di partire in un momento qualsiasi dell’anno, invece se invece…

Raggiungere l’isola di Ponza

Per raggiungere l’isola di Ponza bisogna organizzare la propria partenza da Formia se si ha voglia di partire in un momento qualsiasi dell’anno, invece se invece si vuole raggiungere Ponza durante l’estate, le possibilità aumentano: i porti disponibili per raggiungere l’isola di Ponza diventano quelli di Formia, Terracina, Anzio, Napoli e San Felice Circeo. Oltre sapere come raggiungere l’isola di Ponza, dovrete essere pronti a essere travolti da quest’isola perché come scritto da Montale: “Un’isola che ha saputo rimanere un’isola. Un microcosmo a sé. Ponza è scontrosa e bellissima.” Scontrosa e bellissima le parole che raccontano perfettamente l’essenza di quest’isola che ricordiamo essere la più grande delle isole Pontine. Sicuramente da vivere tutto l’anno calcolando che nei mesi estiva è scelta come meta esclusiva da italiani e stranieri che arrivano numerosi a vivere l’essenza dell’isola.

 

Raggiungere l’isola di Ponza : Cosa vedere?

 

Miglior mare sull’Isola di Ponza 

Ponza è sicuramente scelta come meta turistica per la bellezza del suo mare. La maggior parte delle spiagge si raggiunge in barca, ma tra quelle raggiungibili a piedi non può mancare una giornata a Chiaia di Luna, chiamata così per la luminosità della sua falesia. Da non perdere anche la Baia di Bagno Vecchio, spiaggia prettamente sassosa che è facilmente raggiungibile dal porto e che custodisce reperti archeologici risalenti all’epoca romana. Cala Feola merita una visita perché rappresenta una delle pochissime spiagge sabbiose presenti sull’isola di Ponza.

Misteriosa e ricca di leggende è la Grotta di Pilato, caratterizzata da diversi cunicoli che sfociano in una piscina centrale. La costruzione ormai semisommersa risalente al periodo romano, per alcuni studiosi potrebbe essere stata un allevamento di pesci, per altri semplicemente dei bagni privati collegati alla villa di Ottaviano Augusto. Il suo nome sembrerebbe legato a quello di un giovane romano che, a causa dei tanti guai in cui si metteva, fu mandato in quel posto per nascondersi.

Spettacolare è sicuramente il Porto Borbonico, tanto da emozionare molti turisti. La struttura, fulgido esempio di architettura borbonica, sorge sull’antico porto greco e per i suoi contrasti cromatici caldi, tra il rosso degli antichi magazzini e il giallo del palazzo comunale, risulta essere un posto magnifico da immortalare.

Attrazioni sull’Isola di Ponza

Ponza è nota anche per le sue case grotta, utilizzate sin dalla Preistoria e presenti soprattutto in Località Le Forna. Fu tuttavia nel periodo di ripopolamento borbonico che una colonia di abitanti di Torre del Greco le riutilizzò per viverci, al pari dei più famosi Sassi di Matera. Oggi le case sono ancora abitate e spesso adibite a case vacanza. In una di queste grotte vi è anche il Museo Etnografico di Ponza, che, attraverso fotografie e oggetti del passato, vi farà scoprire la storia di quest’isola facendo trasparire un amore immenso per questa perla del Tirreno.

Eventi sull’Isola di Ponza 

Dal 10 al 20 giugno, se siete a Ponza, non potete perdervi i festeggiamenti in onore di San Silverio, la cui chiesa in tufo locale (dedicata anche a Santa Domitilla) con la sua cupola domina il centro di Ponza, ma anche il mare. Questo periodo dell’anno è fantastico per chi vuole riscoprire la spiritualità dell’isola, assistendo a processioni per mare e per terra, ma anche per immergersi nelle tante tradizioni del posto.

Amanti dei fiori e delle piante anche per voi Ponza riserva una grande sorpresa. Dominato da un villino neoclassico a picco sul mare, il giardino botanico conserva specie vegetali autoctone, come le varie specie di orchidee selvatiche che crescono solo qui. Nella sede distaccata del giardino, sul Monte Guardia, potrete osservare anche gli uccelli migratori che nidificano solo qui.

E tra un giro e l’altro fermatevi a gustare i piatti della tradizione a cavallo tra terra e mare: ottimi i piatti di legumi, ma un tripudio di bontà sono sicuramente i piatti con il pesce pescato fresco. Ottimo il coniglio alla ponzese e i dolci tipici come le zeppole di San Giuseppe e il Casatiello.

Quando visitare l’Isola di Ponza? 

Periodi migliori per visitare Ponza? Se non volete trovare il caos dei turisti, evitate luglio e agosto. Giugno e settembre sono i mesi ideali, ma l’isola vi ospiterà sempre, tutte le volte che vorrete staccarvi dal grigiore della città e tuffarvi in un clima familiare, dove la routine quotidiana è scandita da ritmi sicuramente più sereni e tranquilli

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Volo Bari Mosca: Volo diretto di 4 ore a partire da Giugno

Volare in Russia in sole 4 ore e con volo diretto: volo Bari Mosca da Giugno 2018 Avete sempre voluto visitare l’incantevole e affascinante Russia? Volevate andare a visitare l’enigmatica…

Volare in Russia in sole 4 ore e con volo diretto: volo Bari Mosca da Giugno 2018

Avete sempre voluto visitare l’incantevole e affascinante Russia? Volevate andare a visitare l’enigmatica ed eclettica Mosca? Da giugno con il volo diretto Bari Mosca potrete realizzare i vostri sogni. In sole 4 ore sarete nel paese più grande del mondo.

Bari-Mosca

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Ristoranti parigini: ristoranti etnici a Parigi da non perdere

Parigi : Tre ristoranti etnici da non perdere per assaporare la vera cucina asiatica Il cibo è uno dei modi per scoprire un posto, per approfondirne la cultura. Assaporare una particolare…

Parigi : Tre ristoranti etnici da non perdere per assaporare la vera cucina asiatica

Il cibo è uno dei modi per scoprire un posto, per approfondirne la cultura. Assaporare una particolare pietanza ci può ricordare un luogo, un momento oppure ci fa desiderare di visitare un paese.

Parigi offre un’ampissima scelta di ristoranti di diverse cucine,oltre a quella francese ovviamente. Amo la cucina etnica e vivendo qui apprezzo l’opportunità di poter gustare delle cucine autentiche a due passi da casa e quindi viaggiare attraverso le papille gustative.

Vi propongo di scoprire tre ristoranti etnici che vi porteranno attraverso i sapori in tre paesi dell’Asia, tutti e tre celebri per la loro tradizione culinarie: Cina, Corea e Giappone.

Pronti a partire alla scoperta dei ristoranti parigini? 

 

 

 

BOUTIQUE YAMT’CHA – Ristoranti parigini 

Boutique Yamt’cha uno dei primi ristoranti parigini etnici  nasce come negozio di tè e “bar a bao”. Cosa sono i bao? Il loro nome completo è Banh Bao e sono dei piccoli panini ripieni salati o dolci cotti al vapore e tipici dello street food cinese. L’idea di questo posto nasce dall’inventiva della chef stellata Adeline Grattard e da suo marito, Chi Wah Chan, esperto di tè. Adeline Grattard è a capo del ristorante stellato Yamt’cha, in occasione del trasferimento del ristorante in uno spazio più ampio, la coppia ha deciso di tenere il vecchio indirizzo e trasformarlo in una boutique di bao e tè: lei si occupa della cucina e lui della sala dove consiglia con grande cura il tè più appropriato da acquistare o da sorseggiare in loco.

È possibile acquistare i bao in take away oppure degustarli all’interno della boutique dove potete scegliere oltre ai bao anche alcuni piatti del giorno pensati da Adeline Grattard, il tutto accompagnato da un ottimo tè.

I bao sono squisiti, la pasta è morbidissima, un po’ collosa e il riepieno è un’esplosione di sapori che Adeline Grattard associa con creatività e maestria. I gusti dei bao salati associano degli ingredienti della cucina francese e di quella cinese, il risultato è un’associazione di sapori che fa venire l’acquolina alla bocca alla sola lettura del menù. Formaggio stilton e amarena; polpa di granchio e verdurine ; maiale dei paesi Baschi e melanzane alla sichuanese; formaggio comté,cipolle e curry; verdure, tofu affumicato e peperoncino. Se siete curiosi di provarli tutti e cinque, potete optare per la degustazione dell’assortimento. Di sicuro non resterete delusi.

Sulla lavagna è riportata la scelta dei piatti del giorno , un consiglio spassionato, prendete i ravioli Siu Mai “Dim Sum” con gamberetti e maiale, le vostre papille gustative andranno in estasi!

Per concludere il pranzo potrete optare per i bao dolci oppure per i dessert del giorno.

I bao dolci sono di due tipi: cioccolato o ai frutti. Entrambi squisiti, dal gusto delicato per chiudere con golosità un pranzo sfizioso in un ambiente conviviale e rilassato.

Per quanto riguarda i prezzi, i bao costano 3-4 €  ciascuno, l’assortimento di 5 bao 16 €, per i piatti del giorno il costo varia da 8 a 16 €. Per le bevande il prezzo tè del giorno è 5€, la birra costa 8 €.

 

Info utili :

Restaurant Boutique Yam’Tcha

4, rue Sauval, 75001 Paris

Tel : +33 1 40 26 06 06

http://www.yamtcha.com/maison-de-the.html

Orari di apertura: da mercoledì al venedì dalle 12 alle 18 (ultima prenotazione alle 17)

sabato dalle 12 alle 20.

Chiuso domenica, lunedì e martedì

Metro : Louvre – Rivoli (M1), Les Halles (M4, RER A, B D)

JIUM 2 dei ristoranti parigini 

Kim Hong Seung e sua moglie Sun Hi gestiscono questo ristorante di cucina coreana, in una viuzza del XVème arrondissement, nella zona Motte-Piquet. Il posto è molto raccolto, con una parte della cucina a vista, il decoro è sobrio e contemporaneo, simile a un loft newyorchese. Da Jium, “fare il riso “in coreano ,la carta proposta è corta, ma completa di tutti i piatti classici della cucina coreana. Come antipasto l’haemul pajon un pancake di gamberetti, calamari, zucchine e erba cipollina, croccante al primo morso, poi fondente in bocca, questa delizia molto popolare in Corea si gusta con una salsa di soja all’aceto di mele. Un’alternativa altrettanto tipica e gustosa è la chomuchim, un’insalata di calamari, cetrioli, cavolo, carote, porri, il tutto condito con la salsa piccante coreana. Se preferite un antipasto di carne, scegliete il mini tonkatsu, striscioline di cotoletta di maiale fritte, una croccante delizia che stuzzicherà ancora di più il vostro appetito.

A seguire uno dei piatti più celebri della cucina coreana,il bibimpap proposto in una cocotte di pietra molto calda, è un composto di riso, verdure miste saltate (zucchine,spinaci,rape e verdure secche coreane) condito con la gochujang una salsa fermentata di peperoncino rosso piccante, riso glutinoso, fagioli di soia e malto d’orzo.

Sempre servito in una cocotte fumante il mokssal gui, fettine sottili di lombata di maiale grigliate fondenti in bocca condite con una salsa di soia della casa. Altrettanto delizioso il gueban– un insieme di riso glutinoso con pollo, semi di girasole croccanti, zucca e pinoli. Una vera delizia visiva e gustativa.

Per quanto riguarda i prezzi, per il pranzo è possibile optare per una formula con antipasto e piatto a 15 € (bevande escuse), mentre i costi della carta della sera variano tra i 20 e i 30 €

Per quanto riguarda le bevande, Jium offre alcuni alcolici tipici coreani, tra i più tipici : il bokbunja, liquore di lamponi neri a 5€ il bicchiere, il bekseju al ginseng e allo zenzero al costo di 5€ per un bicchiere, 20 € la bottiglia e la birra Hite (5€) Jium propone una selezione di alcuni vini bio francesi, i prezzi variano tra i 20€ e i 40€ la bottiglia.

La prenotazione è altamente consigliata.

Info utili

26, rue Tiphaine, 75015 Paris

Tel: +33 1 45 75 20 00

http://www.jium.art/

Orari di apertura : da martedì a sabato  dalle 12 alle 15 da lunedì al sabato dalle 19 alle 21:30

Chiuso domenica e lunedì a pranzo

Metro: La Motte – Picquet Grenelle (M6, M8, M10)

KODOWARI RAMEN – 3 dei ristoranti parigini 

Nel VIème arrondissement tra il quartiere de la Monnaie e Saint Germain des Prés, nell’elegante rue Mazarine si trova uno dei posti più celebri per gustare un ottimo piatto di ramen, Kodowari tra tutti i ristoranti parigini.

In giapponese Kodowari è il termine usato per indicare le cose, i dettagli su cui fanno particolare attenzione i gestori di un locale. E il motivo di essere così attenti ai dettagli si avverte immediamente varcata la soglia: un’atmosfera nipponica al 100% dalla decorazione degli ambienti alle abitudini, ovvero non si accettano prenotazioni, non vengono serviti né caffé né vino, ma saké e birra giapponese. L’immersione nella riproduzione di una Yokocho,il tipicolo vicolo giapponese dove mangiare è totale, la cura dei dettagli è manicale e l’intento di riprodurre laTokyo degli anni ’60 è senza dubbio riuscita.

La cura e l’attenzione all’autenticità si ritrova ovviamente anche nel piatto.

Il brodo a base di carne di pollo, gli spaghetti di grano e i condimenti sono tutti fatti in casa dallo chef giapponese e dalla sua brigata. L’estrema cura dedicata alla scelte delle materie prime è tale che la farina dei noodles è realizzata con il grano coltivato nei campi di proprietà del ristorante.

La stessa attenzione è posta nella selezione delle carni di pollo ruspante e di maiale della fattoria basca di Abatia.

La carta propone degli antipasti tipici, dagli edamame, fagioli di soia nel loro bacello, alla wakaname, l’insalata di alghe profumate. Per una variante di carne, potete scegliere il tori tori don con pezzetti di pollo e riso.

Dopo l’antipasto, ecco la scelta del piatto forte, i ramen. Potete scegliere tra quattro tipi di ramen oltre a quello di stagione. Il Shoyu Ramen è un classico, realizzato con tre tipi di soja giapponesi,un brodo di pesce tipico della cucina nipponica, il dashi di frutti di mare e granchio e chashu di maiale, ovvero fettine di carne di suino arrostite e marinate. Seguite la proposta dello chef e aggiungete per 2€ il tamago, un grosso uovo sodo cucinato in un bordo di salsa di soja. Una prelibatezza!

I Niboshi Paitan Ramen hanno il brodo più denso, perchè cotto a fuoco lento e portato a riduzione con un’infusione di sardine secche giapponesi e chashu di maiale.Il consiglio dello chef è di aggiungere il tamago e i menma, i germogli di bambù.

Il Kurogoma Ramen è la specialità della casa, composto di una base di sesamo nero, aglio, zenzero, da fettine di carne di maiale arrostite e dagli squisiti noodles fatti in casa.

Se preferite una variante più leggera, gustate lo Shio Ramen, la base è simile allo shoyu ma in questo caso la carne di maiale è sostituita con quella di pollo, aggiungete il tamago e il pomodoro arrostito e vi leccherete i baffi!

Per quanto riguarda i prezzi, gli antipasti variano dai 2,5 ai 6€, i ramen dai 12 ai 14 € i supplementi da 1 a 3 €. Per le bevande il tè freddo in lattina costa 3,5€, la birra a pressione 4€, il saké 9€.

Non lascaitevi intimorire dalla coda fuori dal ristorante, l’ambiente, la cortesia del personale e il cibo valgono l’attesa

Info utili

Restaurant Kodawari Ramen

29, rue Mazarine,75006 Paris

Tel: + 33 9 70 91 12 41

https://www.kodawari-ramen.com/

Orari di apertura: da domenica a giovedì dalle 12 alle 14:30 e dalle 19 alle 22

Venerdì e sabato dalle 12 alle 14:30 e dalle 19 alle 23

Metro:Mabillon (M10), Odeon (M4, M10)

 

 

Foto Ristoranti Parigini

 

Foto di Ristoranti Parigini

 

 

 

Vanessa Moro Coldeblla per ristoranti parigini 

Ligure di nascita, vivo a Parigi da quattro anni.

Sono innamorata della Ville Lumière, mi piace scoprirla a piedi e cercare il bello e l’inaspettato ovunque, anche dietro l’angolo di casa.

Le foto dei miei posti preferiti sono sul mio profilo Instagram coldbrownie

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Crociera Royal Caribbean: Symphony of the Seas

  Crociera Royal Caribbean: il racconto della nuova nave Royal Caribbean il racconto di un’avventura a tinte in blu.   La scorsa settimana ho avuto la fortuna di essere tra…

 

Crociera Royal Caribbean: il racconto della nuova nave Royal Caribbean il racconto di un’avventura a tinte in blu.

 

La scorsa settimana ho avuto la fortuna di essere tra i primi a provare la nuovissima crociera  Royal Caribbean Symphony of the Seas e voglio raccontarvi perché questa bellissima esperienza di viaggio ha cambiato il mio modo di vedere la crociera.

Crociera Royal Caribbean: Symphony of the Seasun sogno nel mare.

La Symphony of the seas è al momento la nave più grande al mondo, ma quello che ha reso speciale la permanenza su questa nave da crociera Royal Caribbean è stato cambiare totalmente idea su questo tipo di viaggio. Nella mia idea c’era quella di passare dei giorni in puro relax con qualche piccola attività. Devo correggere immediatamente questa frase perché sulla Symphony of the seas ci sono centinaia di attività che quasi non trovi il tempo per rilassarti. Chi mi conosce e mi segue online sa che io ho proprio una mania per i tramonti, per i brindisi a piedi scalzi con gli amici e forse cercavo proprio questo nei giorni di presentazione della symphony of the seas. Quello che invece ho trovato è un grandissimo universo che galleggia pronto a farti dimenticare che sei fermo su una nave da crociera.

Tantissimo ha aiutato il clima mite e le giornate bellissime trovate nel Sud della Spagna. Lasciare l’Italia con un tempo non dei migliori e ritrovarmi nella bellezza di una nave da sogno ha contribuito a rendere il mio mood dei migliori e posso dire che questi giorni sono stati una grandissima carica per affrontare le prossime settimane.

 

 

Scopriamo insieme la nave come se fossimo alla scoperta di una città: crociera Roayl Caribbean

Central Park: questa è sicuramente la zona più particolare dell’intera nave perché meglio descrive un giardino che si sposta nel mare portando con sé più di 12 mila pianti e alberi. Qui troverete tanti bar- Bistrot e locali dove poter fermarsi con gli amici a fare una pausa food veloce e magari scambiar chiacchiere sorseggiando un drink.

-Per i più romantici invece esiste sulla nave un BOARDWALK con carosello e numerosissimi corner di dolcezze che vi farà tornare bambini. Io ho passato un po’ di tempo qui perché ho una grandissima passione per il mood da luna park e devo dire che la resa in legno con vista mare riesce a rendere benissimo la bellezza di questa realtà. Devo essere estremamente onesto: Sugar Beach è davvero il paradiso per tutti gli appassionati di dolci. Sembra di essere teletrasportati in un mondo cioccolatoso tra gelati, caramelle e zucchero filato che ti vien voglia di rimanere lì per sempre. Io vi ho avvisato, adesso tocca alla vostra forza di volontà magari correre nella bellissima palestra sulla nave per smaltire quanto assaggiato.

– Chi conosce il mondo delle crociere sa quanto il CIBO sia veramente protagonista di questa esperienza di viaggio. Ecco, secondo me, quali sono le attrazioni in campo food che non potete assolutamente perdere sulla Symphony of the seas. El Loco Fresh: qui avrai la possibilità di mangiare del buonissimo cibo mexicano tra i migliori mai mangiati. Burritos, Tacos e salsas per tutti i gusti e per tutte le esigenze. Gli appassionati di sushi e sashimi non possono invece perdere IZUMI il ristorante pronto a farvi vivere l’esperienza culinaria ispirata al mondo asiatico. Cenare in questo ristorante ha reso particolare la mia prima serata a bordo della Symphony e lo show cooking dal vivo dello chef ha catturato la mia attenzione di appassionato di cucina etnica. Ho provato uno dei filetti più buoni mangiati in un ristorante asiatico.

Avventura: questa è la parte più entusiasmante della nave. Quello che non ti aspetti in una crociera ma che subito ti trasporta in un turbinio di emozioni e adrenalina. La nave è munita di tantissimo divertimento grazie agli scivoli acquatici per i più grandi e per i più piccoli, la parete attrezzata per l’arrampicata Rock Climbing,  la battaglia di spade laser “Battle for Planet Z” , la Zip Line e il Flow Rider per appassionati di Surf.

 

 

Queste sono le esperienze che hanno reso unico il mio soggiorno sulla crociera della Royal. Sul mio profilo Instagram @EzioMrLifestyle  trovate altre foto in evidenza su questi giorni unici in Spagna e adesso non vi resta che prenotare la vostra vacanza in giro per il  Mar Mediterraneo.

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Calabria dove andare: consigli per un viaggio in Calabria

Una regione da mille contrasti: Calabria dove andare   Calabria dove andare è il racconto di Aury del Team Spezio su una delle regioni più belle d’Italia.   Questo pezzo lo…

Una regione da mille contrasti: Calabria dove andare 

 Calabria dove andare è il racconto di Aury del Team Spezio su una delle regioni più belle d’Italia.

 

Questo pezzo lo sento un po’ come una pagina del mio diario personale, perché parlare della Calabria per me è come parlare del cuore. La Calabria è il mio posto del cuore.

La frequento da diversi anni ormai e anno dopo anno noto felicemente che le cose cambiano o forse è solo un’illusione dettata dal cuore per l’appunto. Provo a raccontarvela un po’…

 

PH Dagovinc : Calabria dove andare

 

Tra storia e geografia: Calabria cartina- Calabria dove andare 

La “punta” dello stivale, la zona sud-occidentale del nostro bel Paese. Una regione bruciata dal sole, chiamata “Calafrica” infatti, un mix giusto tra mare e montagna. Puoi sciare d’inverno e fare tuffi d’estate. Questa è la Calabria, la sua città più grande è Reggio Calabria, casa dei più famosi Bronzi di Riace anche se la capitale è Catanzaro, che pare essere il centro più attivo della regione.

PH ValterCirillo : Calabria dove andare

Sì viaggiare in Calabria , ma in auto. 

Se vuoi fare un viaggio low cost, hai poco tempo, vuoi star bene e il tuo obiettivo è il mare, allora sicuramente balenerà nel tuo cervello l’idea di fare un tuffo a Sud e di correre su e giù per la Calabria che con mete come Tropea, Capo Vaticano, Scalea, Isola di Capo Rizzuto, Pizzo, Amantea, Zambrone, fa subito scattare la voglia di vacanza.

Però meglio se tutto questo lo fai in auto, possibilmente la tua. Sì, perché in Calabria ci sono pochi collegamenti e non è proprio il massimo dell’avanguardia. Questo è un punto a sfavore che a volte fa perdere la partita con altre belle regioni del Sud, perché per quanto riguarda i posti non c’è proprio nulla da invidiare alle vicine Puglia e Sicilia.

Calabria dove andare tutto quello che non bisogna assolutamente perdere.

Ecco qui un racconto sul viaggio in auto on the road  come stile di vita.

 

PH ARGY

 

Delizie per il palato. Calabria dove andare ( a mangiare) 

Si sa, a Sud si mangia bene, in Calabria pure. Da buona forchetta pugliese posso dire che anche la cucina calabrese non scherza in fatto di buon cibo, soprattutto se si ama il piccante. Infatti come non citare subito il tipico salume dalla consistenza morbida e particolarmente piccante per l’appunto: la ‘nduja. Non manca però anche la famosa cipolla rossa di Tropea che colora ogni piatto tipico come il mio preferito: Pipe e patate, o pipi e patate come più propriamente dice il dialetto calabrese.

Ma passiamo adesso ad una cosa che mi ha sconvolto, non so ancora se in positivo o in negativo. Ha creato in me un uragano fatto di miscredenza e curiosità, una contrapposizione che vede unirsi acqua frizzante e caffè. Sì avete letto bene e starete giustamente pensando “mah, che schifo è?!”. Si chiama Brasilena, talvolta chiamata gassosa al caffè, tipica bevanda analcolica frizzante, una sorta di soft drink che tutti amano gustare per rinfrescarsi dopo una giornata passata in riva al mare; è arrivata persino negli States. Beh quindi, se vai in Calabria, non saltare questo rituale!

 

Se sei giovane che fai in Calabria? 

Molti credono che se sei un pischelletto non puoi stare in Calabria, devi cercare la tua fortuna altrove. Va bene sì, viverci 365 giorni l’anno forse risulta essere un tantino pesante per quanto riguarda la situazione lavorativa non proprio rosea ma ciò non toglie che si vive bene. Se sei un ragazzo in Calabria puoi studiare, c’è l’Università degli Studi Magna Græcia di Catanzaro che per esempio vanta buoni corsi di studi per chi sogna di occupare aule di tribunali o sale di chirurgia. Se è estate ed è giorno, se hai un bel gruppo di amici e hai dei giorni liberi, puoi passarli in spiaggia tra un drink, un tramonto, una partita a beach volley e lunghe nuotate nel bellissimo mar Ionio. Se invece è sera c’è il divertimento by night che offre serate nelle discoteche dei vari paesi della regione, passeggiate per i lungomare illuminati e perché no, puoi goderti il mare anche di notte! Niente di meglio, no? Oppure puoi perderti nei bellissimi sentieri che formano il Parco Nazionale del Pollino posto a cavallo tra due regioni, la Basilicata e la Calabria.

Per me Calabria è sinonimo di estate e amici, bellezza e riflessione. Se ti ho incuriosito almeno un po’, pensaci e vai a visitare una delle belle regioni della nostra cara Italia.

 

 

AURY MASOTTI

 

Mi piace scrivere e parlare con la gente, con me stessa. Amo le fotografie e le novità, il cinema e i libri. Odio la noia, amo la dinamicità di un corpo e di una mente. Odio la non comunicazione e la superficialità. Nella mia vita è un po’ tutto un odi et amo, un po’ come me…un odi et amo continuo verso me stessa e quel che faccio. Per chi crede nell’oroscopo sono un sagittario deciso.

 

 

 

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Vienna luoghi d’interesse:cosa vedere nella capitale dell’Austria

Vienna Luoghi d’interesse : tutto quello che c’è da vedere nella capitale dell’Austria.   Vienna luoghi d’interesse, ecco a voi un post che spiega cosa non dovete assolutamente perdere a…

Vienna Luoghi d’interesse : tutto quello che c’è da vedere nella capitale dell’Austria.

 

Vienna luoghi d’interesse, ecco a voi un post che spiega cosa non dovete assolutamente perdere a Vienna, capitale d’Austria.

Arrivano spesso quei momenti in cui si ha voglia di staccare un po’ la spina, anche solo per un weekend e di cambiare completamente aria. Se state leggendo questo articolo probabilmente vi trovate in questa situazione e vi piacerebbe ripercorrere le strade dove Mozart, Strauss, Beethoven, Wagner e Klimt trovarono ispirazione per i loro capolavori conosciuti in tutto il mondo, allora Vienna fa proprio a caso vostro.

Vi darò qualche consiglio per non perdere Vienna luoghi d’interesse e questo vi permetterà di vedere tutto ciò che di bello c’è in questa magnifica città in poco tempo, armatevi di tanta energia e voglia di esplorare e si parte!

Ecco un elenco puntato di Vienna luoghi d’interesse: week end nella capitale dell’Austria.

  • Arrivati a Vienna il venerdì pomeriggio raggiungete il centro città ‘’ Wien Mitte ’’ dall’aeroporto, tramite il servizio CAT ‘’City Airport Train’’, quindi potrete andare in albergo, fare il check in e lasciare i vostri bagagli. Prima di continuare però vi consiglio un’opzione che dovreste tenere in considerazione. La Città è perfettamente collegata con i mezzi pubblici e se pensate di voler seguire passo passo il mio tour vi consiglio di acquistare online (e poi ritirare una volta in città) la Vienna Pass e la Vienna Travel Card 72H, ovvero due abbonamenti che vi permetteranno di utilizzare i cosiddetti Hop ON-Hop OFF, metro e tram senza limiti e di entrare nelle attrazioni aderenti senza dover comprare un ticket e senza dover fare file interminabili, insomma una opportunità conveniente al cento per cento.

Ritirata la card nell’ufficio di riferimento presso il sottopasso Opernpassage non lontano dalla fermata della metro Karlsplatz  sarete finalmente in grado di muovervi con i mezzi pubblici per la città, tuttavia vi consiglio di fare una passeggiata serale lungo Kärtner Strasse e di godervi l’elegante atmosfera serale di Vienna così da potervi orientare, mappa alla mano, ed esser pronti a scoprire ogni angolo della città il giorno seguente.

Nel frattempo, sarà ora di cena quindi vi consiglio l’ottimo ristorante ‘’Plachutta’’ a 10 minuti dal Duomo. Punto importante per scoprire  Vienna luoghi d’interese.

Sebbene i prezzi non siano tra i più economici e sebbene sia consigliabile prenotare con un breve anticipo vi assicuro che una volta a tavola non ve ne pentirete. Il personale di sala con grande gentilezza e con un fare cerimonioso e tradizionale vi proporrà e servirà, quelli che sono i piatti tipici più importanti come il Tafelschpitz o la famossisima Wiener Schnitezl.

Dopo cena potrete poi fare una passeggiata lungo i vicoli e le strade più importanti e bere qualcosa in uno dei locali nel centro città che pullula di vita anche nelle ore notturne, con la solita sobrietà che la caratterizza, o in alternativa potrete tornare in hotel per riposarvi e ripartire carichi la mattina seguente.

 

  • Il sabato mattina, dopo aver raggiunto il centro e aver visitato il maestoso duomo gotico, sede di alcuni dei più importanti momenti legati alla dinastia Asburgo, non potete che dedicarlo ai musei del Museumsquartier, che vi consiglio di raggiungere con i comodi Hop On-Hop. In questa zona avrete la possibilità di ammirare le opere d’arte del Kunsthistorische Museum, i reperti del Museo di Storia Naturale (l’accesso a entrambi è compreso nella Vienna Pass) e nel pomeriggio, dopo aver fatto una breve sosta per assaporare un tipico Wurst Sandwich, avrete la possibilità di visitare le zone di Hofburg che più vi interessano come per esempio la Scuola di equitazione spagnola o il Museo dedicato alla storica nonché leggendaria figura dell’amata Sissi. Potrete quindi fare una passeggiata lungo Graben Strasse e dedicare del tempo allo shopping.

Giunti a sera, vi consiglio un giro sulla caratteristica ruota panoramica di Prater (inclusa tra le attrazioni della Vienna Pass) ormai simbolo della città, per poi cenare in un tipico locale non lontano dalla ruota e dalla fermata della metro che vi permetterà di tornare in centro o in hotel. Il ristorante si chiama ‘’Gasthaus Reinthaler’’ e anche qui non mancheranno pietanze tipiche che vi daranno la giusta energia dopo l’intensa giornata appena trascorsa. Potrete quindi comodamente tornare in centro o in hotel.

Dopo un sabato passato alla scoperte delle bellezze di Vienna luoghi d’interesse ecco qualche piccolo consiglio per la domenica.

  • La domenica potrete interamente dedicarla alla visita delle due dimore imperiali più belle e importanti in Austria ma potremmo dire in tutta Europa: Schloss Schönbrunn e Schloss Belvedere. Entrambi si trovano in zone parzialmente periferiche rispetto al centro della città e non sono vicine tra di loro, tuttavia orientandovi con la mappa che vi sarà data al momento del ritiro della Vienna Pass, non avrete nessuna difficoltà a spostarvi con i mezzi pubblici o turistici, e in particolare questi ultimi vi daranno la possibilità di vedere la città e ascoltarne la storia in totale comodità.

Raggiunto Schloss Schönbrunn potrete seguire il percorso ‘’Grand Tour’’ previsto dalla vostra Vienna Pass e una volta entrati nel castello potrete seguire un’audioguida anch’essa inclusa nel pass. Il castello di Schönbrunn (Schloss Schönbrunn in tedesco) famosa reggia imperiale di Vienna, è stato la sede della casa imperiale d’Asburgo dal 1730 al 1918 e potrete apprezzarlo in tutta la sua magnificenza anche nella zona del giardino dove vi è la fontana che ha poi dato il nome al palazzo, che insieme a tutta l’area circostante è oggi patrimonio UNESCO.

Potrete quindi fare una pausa picnic nel giardino o se siete in compagnia dei più piccoli nello zoo anch’esso incluso nella vostra Vienna Pass per poi ripartire alla volta di Schloss Belvedere non senza prima aver raggiunto il caratteristico complesso residenziale di Hundertwasser Haus costruito negli anni ‘80 al fine di infondere allegria e gioia alle cinquanta famiglie meno abbienti della città, costruendo le varie strutture usando linee morbide e le facciate dipinte a colori vivaci e decorate con ceramiche colorate.

Il Castello Belvedere sorge nel quartiere di Landstraße a sud del centro storico di Vienna. Fu costruito per il principe Eugenio di Savoia ed è formato da due palazzi contrapposti, il Belvedere superiore e il Belvedere inferiore, separati da un grande giardino alla francese digradante sulla collina. Anche qui potrete entrare con la vostra Vienna Pass e ammirare alcuni dei tesori dell’arte ottocentesca di Van Gogh, Monet, Friedrich e Klimt, e proprio di quest’ultimo potrete ammirare il famosissimo quadro ‘’Il Bacio’’.

Terminato il tour potrete tornare in centro per gustare ancora qualcosa di tipico e assaporare la tradizionale birra viennese nel ristorante ‘’Stadtboden’’ a due passi da Kärtner Strasse, per poi concludere la vostra esperienza viennese in dolcezza, con uno squisito pezzo di Sacher proprio nel Cafè adiacente all’hotel in cui la tradizionale torta viennese è stata creata per la prima volta.

Potrete quindi dare un arrivederci a questa straordinaria città per ripartire ahimè il lunedì mattina questa volta però utilizzando la linea della metro S7 per raggiungere l’aereoporto, essendo già in possesso della Vienna Travel Card (la card che potete utilizzare senza limiti nei tre giorni di attivazione per viaggiare in metro e tram). Per maggiori info su Vienna luoghi d’interesse  consultate il sito dell’ente.

Da non perdere anche il post sui Mercatini in Austria sempre utile per progettare i prossimi viaggi.

                                                                                 Foto Vienna Luoghi d’interesse. 

 

MATTIA VERRIELLO 

Sono Mattia ho 18 anni e frequento l’ultimo anno del Liceo Linguistico di Bitonto. Vivo per le lingue, la fotografia, l’arte e la musica. Ho uno spirito da leader ma con l’umiltà che serve a non sentirsi superiori a nessuno, mi piace gestire, organizzare, proporre ed esprimere il mio pensiero. Sono diplomatico di carattere e vorrei fare il diplomatico di mestiere, ma nel frattempo viaggio, fotografo e vi racconto qualcosa di quello che vivo nelle mie esperienze qua e la. Il mio motto è ‘’ Be the change you want to see in the world ‘’ letteralmente ‘’Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”

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Gennaio 2018: tre mostre a Parigi da non perdere

Mostre a Parigi da non perdere assolutamente Mostre a Parigi  interessanti lungo tutto l’arco dell’anno, oggi vi racconto tre mostre da non perdere per iniziare il 2018 sotto il segno…

Mostre a Parigi da non perdere assolutamente

Mostre a Parigi  interessanti lungo tutto l’arco dell’anno, oggi vi racconto tre mostre da non perdere per iniziare il 2018 sotto il segno dell’arte e del viaggio.

Tre mostre a Parigi organizzate in tre spazi espositivi unici che già da soli meritano la visita: la Fondation Louis Vuitton, il Muséé Quai Branly e la Fondation Cartier pour l’Art Contemporain

Tre mostre che ci portano in un viaggio spazio-temporale a New York, nel Nord del Perù e in Mali.

Siete pronti a partire per mostre a Parigi ?

mostre a Parigi

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Alla ricerca del Capodanno 2018 perfetto: Marco Mengoni a Bari e tanti artisti in tutta Italia

La notte più lunga dell’anno: Capodanno 2018, dove andare a festeggiare l’inizio del nuovo anno  Il programma per il Capodanno 2018 si sta ancora definendo, ma qualche certezza per ovviare…

La notte più lunga dell’anno: Capodanno 2018, dove andare a festeggiare l’inizio del nuovo anno

 Il programma per il Capodanno 2018 si sta ancora definendo, ma qualche certezza per ovviare al solito cenone in qualche locale o in casa di amici o alla mega festa in qualche discoteca è già presente.

Capodanno 2018

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Natale a Parigi: cosa vedere e non perdere

Il Natale a Parigi  tra  vetrine, illuminazioni e decorazioni Un tour nella Ville Lumière dedicato alle più belle decorazioni della città, le vetrine, gli addobbi e le illuminazioni più sorprendenti…

Il Natale a Parigi  tra  vetrine, illuminazioni e decorazioni

Un tour nella Ville Lumière dedicato alle più belle decorazioni della città, le vetrine, gli addobbi e le illuminazioni più sorprendenti per vivere l’atmosfera magica del Natale a Parigi

In occasione del Natale Parigi si veste a festa e già a partire dal mese di novembre ci sono una serie di appuntamenti per vivere il periodo natalizio del migliore dei modi.

Le decorazioni delle vetrine e gli addobbi delle Galeries Lafayette, Printemps, BHV e Bon Marché sono una tappa fissa del Natale a Parigi. Adulti e  bambini attendono con impazienza questo periodo dell’anno per scoprire le vetrine e lasciarsi trasportare dalle storie raccontate nelle diverse animazioni.

Natale a Parigi vuol dire illuminazioni, decorazioni e vetrine.

 

LE PIÚ BELLE DECORAZIONI DEL NATALE A PARIGI

GALERIES LAFAYETTE

Le decorazioni delle vetrine e l’albero della Galeries Lafayette sono uno dei simboli del Natale a Parigi. Un appuntamento irrinunciabile per i parigini e per i turisti

Ogni anno viene scelto un tema e la sera dell’accensione è un vero e proprio evento,la madrina del  Natale 2017 è stata la cantante americana Beth Ditto .

Il tema di quest’anno è il Luna Park Spectacular Spectacular , una decorazione grandiosa e surrealista che racconta l’avventura amorosa del piccione Pierre e della sua amata, la colomba Coco.

La storia dei due protagonisti è l’ambientazione delle vetrine tra edifici in stile Hausmann e i luoghi tipici del Luna Park.

 

L’avventura di Pierre e Coco rappresenta il fil rouge che ci accompagna all’interno delle Galeries Lafayette per ammirare il vero protagonista di questo decoro così sontuoso: l’albero di Natale.

I giochi di luce sulla cupola, il grande albero di Natale e le animazioni degli addobbi lasciano a bocca aperta, l’effetto WOW è assicurato.

L’albero di Natale e le decorazioni si possono ammirare fino al 31 Dicembre 2017, le Galeries Lafayette sono una tappa consigliata per assaporare a pieno dello spirito del Natale parigino.

PRINTEMPS HAUSSMANN

La passeggiata dedicata alle decorazioni del Natale a Parigi prosegue lungo il boulevard Haussmann, a due passi dalle Galeries Lafayette, ci sono i magazzini Printemps, un altro tempio dello shopping parigino. Quest’anno le vetrine del Printemps Haussmann sono state inaugurate dall’attrice Nicole Kidman e il tema scelto è il viaggio di Jules e Violette, i due beniamini del Printemps , alla ricerca dei regali più esclusivi e inaspettati.

 

Realizzate in collaborazione con alcune delle marche più prestigiose, le undici vetrine del Printemps ci raccontano questa grande avventura di scoperta con differenti ambientazioni, molto poetiche che invitano a viaggiare verso destinazioni lontane.

Le vetrine del Printemps possono essere ammirate fino al 07 Gennaio 2018.

BHV

Nel cuore del quartiere più modaiolo di Parigi, il Marais troviamo un altro celebre grande magazzino parigino: il BHV, acronimo di Bazar de l’Hotel de Ville.

Anche le vetrine del BHV sono un appuntamento fisso e quest’anno il tema è il Natale danese. L’interno del BHV è completamente decorato con addobbi in tonalità bianco e rosso, con diverse zone dedicate alla cultura al design danese.

Un’atmosfera hygge che invita a vivere con calma, benessere e secondo uno spirito caloroso e famigliare uno dei momenti piu frenetici dell’anno .

Fino al 31 Dicembre vengono organizzate diverse animazioni per scoprire l’arte di vivere danese e le tradizioni scandinave per un Natale all’insegna dell’autenticità e al ritrovarsi in famiglia.

 

BON MARCHÉ RIVE GAUCHE

Il nostro tour del Natale a Parigi continua sulla Riva Gauche, nel VII arrondissement tra la rue des Sèvres e la rue de Babylone si staglia il Bon Marché.

Le vetrine del Bon Marchè ci portano nel cuore della fabbrica dei giocattoli di Babbo Natale e l’invito è quello di far parte della Gang du Père Noel.

Luci colorate, animazioni con Babbo Natale protagonista di una serie di ambientazioni da favola che fanno tornare bambini.

Il colore rosso è il tema del Natale de Bon Marché e una volta entrati, salite all’ultimo piano per godere dall’alto della vista di una pioggia scintillante di lucine colorate.

Le decorazioni natalizie del Bon Marchè sono esposte fino al 31 Dicembre 2017.

Se siete a Parigi durante le vacanze di Natale, lasciatevi trasportare dallo spirito natalizio, passaggiate per la città, andate a vedere le vetrine e le decorazioni e vivrete questo periodo nel modo più magico.

 

Grazie Mille

Vanessa Moro Coldebella

Ligure di nascita, expat a Parigi da tre anni e mezzo.

Sono innamorata della Ville Lumière, mi piace scoprirla a piedi e cercare il bello e l’inaspettatto ovunque, anche dietro l’angolo di casa.

Le foto dei miei posti preferiti sono sul mio profilo Instagram @coldbrownie .   Per leggere altri articoli della nostra amica Vanessa cliccate  qui  .

 

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Natale Scozia : tutte le curiosità tra cultura e tradizioni

Natale Scozia : usanze e tradizioni Quando si pensa al Natale in UK, ci vengono in mente scene di colorato shopping londinese, luminare eccentriche e Christmas pudding. Ma forse non…

Natale Scozia : usanze e tradizioni

Quando si pensa al Natale in UK, ci vengono in mente scene di colorato shopping londinese, luminare eccentriche e Christmas pudding. Ma forse non tutti sanno che, se si guarda piu attentamente, la storia del Natale nel Regno Unito è un po’ diversa. Emblematico il caso della Scozia: sapevate che qui le celebrazioni natalizie erano bandite fino a 60 anni fa? Il 25 dicembre è stato dichiarato ‘public holiday’ solo nel 1958 e ‘Boxing Day’ (il 26 dicembre) nel 1974.

Natale Scozia – Foto da tradizione 

Cosa si festeggiava allora in Scozia, in assenza del Natale? Le celebrazioni piu grandi si svolgevano (e forse si svolgono ancora?) a fine dicembre, quando si festeggia l’Hogmanay, il Capodanno scozzese.

 

Vediamo di cosa si tratta.

 

Natale Scozia : ecco la storia del Natale in Scozia 

I festeggiamenti per il Natale in Scozia sono rimasti fuorilegge per oltre 400 anni. Il divieto ha avuto inizio nel XVII secolo ed è stato introdotto per mano di Oliver Cromwell, leader politico britannico, che ha reso legge la messa al bando del Natale nel 1647. Il divieto è rimasto in vigore ufficialmente solo per 16 anni, fino alla morte di Cromwell. Tuttavia, quando il resto del Regno Unito ha reintrodotto le celebrazioni natalizie, la Scozia ha preferito continuare con il divieto. Il motivo? Religioso: la Chiesa presbiteriana, la piu diffusa in Scozia, ha continuato a scoraggiare la celebrazione della ricorrenza, riservando pene piuttosto severe a tutti coloro che provavano a ribellarsi al divieto.

 

Nel corso del XX secolo le cose sono andate migliorando: dal ’58 è tornato ‘legale’ festeggiare il Natale, e il 25 dicembre si è finalmente colorato di rosso anche sui calendari degli scozzesi, diventando festa nazionale. È solo dagli anni ’80, tuttavia, che la ricorrenza è stata veramente sdoganata, grazie alla progressiva perdita di influenza della Chiesa sulla vita quotidiana.

 

Tuttavia, uno dei risultati di questo ritardo culturale nel celebrare il Natale è stato il mancato sviluppo di tradizioni natalizie proprie scozzesi. Ad oggi, in Scozia la maggior parte delle usanze natalizie sono state prese in prestito dall’Inghilterra e dagli Stati Uniti, soprattutto.

 

Ma vediamo come festeggiano oggi gli scozzesi.

Natale  Scozia: come si festeggia oggi? 

Il Natale degli scozzesi oggi – non sorprende – è un evento mondano, fatto di occasioni per mangiare (molto), bere (ancora di piu) e stare con gli amici. E dura un mese, se non di piu. I festeggiamenti vengano anticipati ogni anno e lo spirito natalizio è gia avvistabile da inizio novembre, se non prima. È allora che i negozi iniziano a proporre i primi saldi natalizi (il Black Friday ne è un esempio), le strade vengono costellate di lumiare, i primi mercatini natalizi fanno capolino per le strade.

 

Tra le principali usanze, menzione particolare meritano quella dei Christmas crackers; il business delle Christmas cards (l’usanza inglese e scozzese vuole che ci si scambino/spediscano lunghi biglietti – vere e proprie lettere – con un resoconto dell’anno appena passato e buoni auspici per l’anno alle porte. I destinatari vanno dagli amici piu vicini ai cognoscenti piu remoti); infine il tradizionale #ChristmasJumperDay in cui, un bel giorno di dicembre, si decide di libero aribitrio di farsi bersaglio degli sfotto di amici e colleghi, andando tutti al lavoro indossando capi imbarazzanti, a chiaro tema natalizio.

 

Che dire, Christmas is my favourite time of the year!

 

Hogmanay

In mancanza della ricorrenza natalizia, l’unico vero evento invernale per gli scozzesi è rimasto per anni il Capodanno, o ‘Hogmanay’. Era proprio il 31 dicembre che gli scozzesi si scambiavano doni e festeggiavano nel modo per noi tipicamente associato al Natale. La festa, di origine celtica, veniva celebrate diversamente nelle varie regioni scozzesi, ma era accomunata da tradizioni quali lo scambio di doni e il riunirsi a casa di parenti e amici. Inoltre, per Hogmanay particolare attenzione era riservata al ‘first foot’, ovvero il primo ospite dell’anno: secondo la tradizione, il primo ospite a varcare la soglia di casa nel nuovo anno poteva essere portatore o portatrice di buono o cattivo auspicio.

 

Ancora oggi, le celebrazioni per l’Hogmanay hanno un forte peso in Scozia e non sono state affatto dimenticate: tra gli altri, nel centro di Edimburgo il 31 dicembre si svolge un grandissimo street-party con fuochi d’artificio spettacolari, processione di luci, concerti a cielo aperto, mercatini a tema natalizio. Negli ultimi anni, folle quasi oceaniche (400,000 persone) si sono radunate nei centralissimi Princess Street Gardens, ai piedi dell’Edinburgh Castle e sul Royal Mile per assistere ai festeggiamenti. A quanto pare, uno spettacolo unico!

Timeline: Natale Scozia 

1640-1686: a seguito della riforma protestante voluta dall’allora capo di stato Oliver Cromwell, le celebrazioni natalizie vengono sospese nel Regno Unito. Il divieto viene sollevato dopo 16 anni quando, alla morte di Cromwell, la festa di Natale ritorna a essere legale in Inghilterra. La Scozia presbiteriana, tuttavia, decide di manatenere il divieto e astenersi dale celebrazioni.

1958: il 25 dicembre viene riconosciuto ufficialmente come ‘public holiday’ in Scozia, anche se gli scozzesi restano perlopiu immuni al fascino del Natale.

1974: Boxing Day diventa festa nazionale, offrendo agli scozzesi un meritato break natalizio e dando occasione di pianificare meglio i festeggiamenti per la ricorrenza.

 

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Mercatini Germania: alla scoperta del Natale a Stoccarda.

Mercatini Germania: cosa vedere e fare a Stoccarda. Se c’è un posto dove la magia del natale è più viva che mai, quella è la Germania. Non è un caso…

Mercatini Germania: cosa vedere e fare a Stoccarda.

Se c’è un posto dove la magia del natale è più viva che mai, quella è la Germania. Non è un caso infatti che i mercatini di natale tedeschi ovvero i cosiddetti Weinachtsmarkt siano tra i più famosi in tutta Europa, anzi potremmo dire in tutto il mondo. Oggi in particolare parleremo dei mercatini natalizi nella zona di Stoccarda e dintorni.

 

Informazioni sui Mercatini Germania

Dall’ultima settimana di novembre fino alle prime settimane di gennaio, Stoccarda, la capitale del Baden-Württemberg, si riempie di bambini e adulti attratti dalle numerose iniziative che si svolgono principalmente nella più grande e famosa Schlossplatz a due passi dalla stazione principale della città. La stazione infatti si trova a soli 10 minuti dalla piazza, e per arrivarci potrete seguire una delle vie più importanti, piena di negozi dove magari acquistare qualche ultimo regalo un po’ più originale per i vostri cari. La stazione è inoltre collegata mediante una linea diretta di circa 30 minuti all’aeroporto, è quindi inutile dire quanto sia semplice arrivare in questa zona utilizzando i mezzi pubblici.

                                                                                                                                                                MERCATINI GERMANIA

Mentre i più piccoli potranno fare un giro sul caratteristico trenino a vapore, i più grandi potranno acquistare le caratteristiche candele dell’avvento, o ancora le caramelle al miele e alla cannella caratteristiche della zona, o piuttosto le tantissime pietanze dolci o salate che i produttori locali vendono nei piccoli chioschetti in legno in ogni angolo della piazza. Potrete poi sorseggiare una tazza di Glühwein ovvero il tipico vin brulè con zucchero e spezie aromatiche.

  Mercatini Germania 

 

Durante la passeggiata incontrerete sicuramente i Krampus. Questi ‘’simpatici’’ personaggi sono dei diavoli travestiti che accompagnano Sinterklaas (figura folcloristica derivata da Santo Nicola da Bari), nella tradizionale sfilata lungo le strade del paese.

E se nel frattempo è giunta l’ora della merenda un buon Bretzel caldo sarà più che necessario, mentre se siete troppo affamati vi consiglio un buon Flamkuchen, composto da una base di impasto lievitato, che viene steso in maniera molto sottile, ricoperto tradizionalmente di cipolle, pancetta e una crema a base di panna acida e erbe. Viene poi cotto in forno a temperatura molto alta e il suo aspetto finale ricorda molto quello della pizza.

Insomma avete ancora dubbi per decidere se trascorrere qui almeno un weekend delle vostre vacanze natalizie? Spero proprio di no, e nel caso aveste deciso di trascorrere più tempo nella zona vi consiglio altre località dove iniziative simili sono organizzate in maniera impeccabile.

  • I mercatini di natale di Ludwisburg, raggiungibile in soli 15 minuti di treno sulla linea S4 partendo proprio dalla stazione centrale di Stoccarda.
  • La fiera del cioccolato a Tubingen, fiabesca cittadina dalle caratteristiche casette colorate sul fiume. Raggiungibile con un’ora di treno sulla linea S1 sa Stoccarda.

Isomma che altro dirvi, Viel Spaß, buon divertimento per i Mercatini Germania

 

MATTIA VERRIELLO 

Sono Mattia ho 18 anni e frequento l’ultimo anno del Liceo Linguistico di Bitonto. Vivo per le lingue, la fotografia, l’arte e la musica. Ho uno spirito da leader ma con l’umiltà che serve a non sentirsi superiori a nessuno, mi piace gestire, organizzare, proporre ed esprimere il mio pensiero. Sono diplomatico di carattere e vorrei fare il diplomatico di mestiere, ma nel frattempo viaggio, fotografo e vi racconto qualcosa di quello che vivo nelle mie esperienze qua e la. Il mio motto è ‘’ Be the change you want to see in the world ‘’ letteralmente ‘’Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo ‘’

 

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