Nei vicoli della misteriosa Edinburgh, partendo dal Royal Mile
Anche se non l’avete mai visitata, molto probabilmente ne avrete sentito parlare: la Old Town di Edinburgh è un intrico di vicoli, passaggi e stradine, che nulla ha da invidiare al centro storico di Napoli o di Genova, tra i piu estesi d’Europa. Un inconfondibile residuo – così come il famoso Edinburgh Castle – d’origine medievale: camminando per la città, si respira la storia della Scozia di un tempo, quella di Willian Wallace e del poeta Robert Burns.
La città vecchia di Edinburgh è attraversata dal Royal Mile, l’antica strada che un tempo tracciava l’asse della città. Lungo 1.123 miglia (corrispondenti a un miglio scozzese), il Mile percorre in discesa la capitale scozzese e unisce due delle piu significative location della storia della città, il Castello e l’Holyrood Palace, residenza reale. Royal Mile, che si divide nei segmenti di Castlehill, Lawnmarket, High Street, Canongate e Abbey Strand, è senza dubbio la piu frequentata meta turistica della Old Town, cui soltanto la nota Princes Street nella New Town tiene testa.
Sul Royal Mile si affacciano decine di closes (vicoli ciechi), wynds (stradine aperte) e courts (cortile), ben noti in città per le suggestive – e senza dubbio spooky! – storie che celano: tra gli altri, il Fleshmarket Close, che è stato usato come ambientazione del romanzo poliziesco Inspector Rebus e il Mary’ King’s Close, che fu usato come ghetto per gli appestati dopo lo scoppio della Black Death. Ancora oggi si dice sia infestato dai fantasmi dei morti durante la peste: un museo offre una suggestiva esperienza alla riscoperta della storia di uno dei closes piu noti.
Ecco una lista dei vicoli piu caratteristici (e alcuni anche spaventosi!), che non si puo mancare di visitare per Halloween:
- Mary King’s Close: il close è un intreccio di stradine e nicchie che si snodano tutte sottoterra. Puo sembrare incredibile oggi, ma nel 1600, Mary King’s e i vicoli adiacenti costituivano il cuore pulsante della città, tra i piu vibranti e trafficati della zona – un crocevia di persone e merci, a cielo aperto. Com’è possibile che oggi le stesse stradine si trovino sottoterra? Per secoli questi vicoli sono stati avvolti dal mistero, tra storie di fantasmi, assassini e miti di appestati murati vivi e lasciati morire qui. Come sono andate davvero le cose? Un tour avvincente racconta tutta la storia, quella vera.
- Fleshmarket: come suggerisce il nome, è stato casa del mercato della carne della città per oltre 200 anni. E, come già ricordato, qui è stato ambientato un libro di Ian Rankin
- Chessel’s: ristrutturato negli anni ’50, conduce alle residenze della Chessels Court, dove pare che il Dottor Jekyll e Mr. Hyde di Edimburgo, William Brodie, abbia commesso il suo ultimo crimine. Curiosita: non tutti sanno che oggi si puo vedere una grossa aiuola a forma di cuore proprio fuori da una delle case del L’ambientazione perfetta per le vostre foto Instagram.
- Riddle’s: nel 1751 il filosofo David Hume prese residenza qui. Scriveva in una lettera a un amico che adesso era capofamiglia di “…due mebri inferiori – una serva e un gatto”
- Carruber’s: qui si trovava la Old St Paul’s Church e si dice che la congregazione si incontrò proprio qui per la prima volta nel 1689. Una targa oggi ricorda anche la dimora dell’arcivescovo John Spottiswoode, religioso del diciassettesimo secolo
- Stevenlaw’s: sede di una serie di fortunate scuole di cucina dell’era georgiana – da quella di Mrs McIver (che ha tramandato la prima ricetta scritta dei famosi haggis, specialità locale) nel 1770 a quella di Mrs Fraser
- Bakehouse: forse il vicolo meglio conservato della Old Town, con un’importante collezione di edifici del diciassettesimo secolo (tra cui la Acheson House, 1633)
- Crichton’s: sede della Scottish Poetry Library
- Lady Stair’s: porta alla Lady Stair’s House, datata diciassettesimo secolo, che oggi ospita il bellissimo Writers’ Museum
- Old Playhouse: ha visto nascere il primo teatro (playhouse) pubblico di Edimburgo nel 1747. Adesso è stato riaperto e inserito all’interno del progetto di sviluppo dell’Università di Edimburgo.
ELETTRA ANTOGNETTI
Emotivamente instabile, viziata e insensibile – e troppo postmoderna per descrivermi con parole mie. Expat seriale, al momento vivo in Scozia dove mi divido tra lavoro come press officer by day e studi di giornalismo by night. Nel tempo libero faccio binge-watching di serie tv e allontano le paturnie correndo. #TeamSpezio