Saint Malo Francia
Il racconto di un sabato tra i bastioni e i vicoli di uno dei posti più affascinanti della Bretagna.
Saint-Malo è uno dei miei posti del cuore, ci sono tornata più volte e ogni volta ne sono sempre più conquistata. I luoghi di mare hanno per me un fascino particolare, sono nata al mare e l’elemento acqua ha su di me un’enorme attrazione, ma Saint Malo ha un allure ancora piu forte perchè ha una storia molto appassionante.
Il tour che vi racconto parte dalla spiaggia dell’Eventail, che confina e prosegue fino a diventare la lunghissima spiaggia du Sillon che unisce Saint-Malo a Paramé.
La vista dei tronchi utilizzati come frangiflutti che vengono dal vento e dalle onde dell’alta marea mi emoziona ogni volta. In tarda mattinata il mare ha iniziato già a ritirarsi perciò cammino e lascio che le mie scarpe affondino dolcemente sulla sabbia mentre respiro a pieni polmoni e guardo di fronte a me il Fort National sull’isolotto dell’Islet.
Costruito alla fine del 1600 da Vauban, è possibile accedere al forte dalla spiaggia con la bassa marea, la visita è consentita solo se la bandiera francese è issata.
I frangiflutti della spiaggia dell’Eventail – Saint Malo Francia.
Saint Malo Francia: racconto di posti da visitare in Francia
Come ogni volta inizio il giro dai bastioni, entrando dalla porta Saint Vincent a Intra Muros, la fortezza dove si trova la città vecchia. Svolto a destra e attraverso piazza Chateaubriand e raggiungo la porta Saint Thomas da dove è possibile accedere ai bastioni che cingono totalmente IntraMuros per un percorso di 1754 metri.
Dalla porta Saint Thomas inizia una passeggiata molto suggestiva tra gli edifici della città vecchia da un lato e l’Oceano Atlantico dall’altro fino ad arrivare alla porta di Dinan.
Trovarsi sui bastioni- remparts di fronte all’oceano è una sensazione forte. Mi inebrio dell’aria salmastra e del vento nei capelli. Guardo l’orizzonte e mi immergo nell’atmosfera di conquista e di scoperta che il panorama offre. Ogni pietra di granito delle mura sembra celare un aneddoto, un episodio curioso legata alla storia avventurosa di questa città.
Fort National e spiaggia dell’Eventail dai remparts – Saint Malo Francia
Dalla porta Saint Thomas passeggio sulle mura fino alla alla Torre Bidouane, e di fronte a me ho una vista da cartolina sul Forte del Petit Bé e l’isolotto di Gran Bé.
Il Forte del Petit Bé, costruito nel XVII secolo per difendere la città dagli attacchi delle flotte Inglesi e Olandesi, decretato monumento storico nel 1921, é stato trascurato fino al 2000 quando la città ha firmato un accordo con un privato per il restauro e la riapertura al pubblico. Il forte è accessibile a piedi, nel periodo della bassa marea, oppure in battello. Per sapere se il forte puo’ essere visitato, come il Fort National, guardate la bandiera, se è issata allora potete andare alla sua scoperta !
Sull’isolotto di Gran Bé riposano le spoglie del celebre scrittore e politico francese François- René de Chateaubriand. Maluino di nascita, il fondatore del Romanticismo d’oltralpe chiese di essere sepolto sulla rocca del Gran Bé rivolto verso l’oceano per continuare a conversare con lui per l’eternità. E’ possibile raggiungere Gran Bé solo quando c’é bassa marea, occorre pianificare bene la visita per evitare di restare bloccati dall’alta marea.
Spiaggia del Bon Secours, Gran Bé e forte du Petit Bé- Saint Malo
Cosa vedere a Saint Malo
Proseguo la mia passeggiata sulle mura e arrivo alla Torre di Nôtre Dame dove si domina dall’alto la spiaggia del Bon Secours. La spiaggia è riconoscibile per la sua piscina d’acqua marina dotata di trampolino. E’ una spiaggia molto popolare a Saint-Malo perché è una delle meglio attrezzate, oltre al bar ristorante, è dotata di un centro nautico dove è possibile noleggiare dei kayak e iscriversi ad un corso di vela. E dove meglio di Saint-Malo, città di navigatori e marinai,si puo imparare a prendere il buon vento e a domare l’oceano?
Dalla torre Bidouane fino al bastione de la Hollande la cinta muraria prende il nome di Petits-Murs e rappresenta la parte piu antica dei bastioni. In questo tratto le mura costeggiano gli edifici della città vecchia che sono chiamati maisons de corsaires. Perfettamente allineati, questi edifici sono ben conservati e la maggior parte di essi è stata riconstruita in seguito ai bombardamenti americani del 1944, quando Saint-Malo venne quasi interamente distrutta.
Continuo la mia visita e arrivo al Bastione de la Hollande dove si gode di una vista panoramica a 360° sull’estuario del Rance, sulle cittadine di Dinard e di Saint Lunaire e la Côte d’Émeraude fino a Cap Frehel.
Vista panoramica
Dal Bastione de la Hollande, una scalinata permette di accedere al cortile dove si trovava il canile dei Chiens du Guet. Nel Medioevo alle dieci di sera fino al mattino successivo i cani venivano lasciati liberi sulle spiagge per proteggere dai furti le imbarcazioni arenate per la bassa marea. La campana della cattedrale, Noguette, suonava e le porte della città venivano chiuse. Un aneddoto che spiega perchè ancora oggi la campana Noguette suona ancora oggi alle 22 precise.
L’ultima tappa del mio giro sui remparts, il Bastione Saint Philippe da cui si ammira la spiaggia du Môle. Ai piedi delle mura, è un luogo molto amato dagli abitanti, perchè resta protetta dal molo del porto, lungo 500 metri, è chiamato Môle des Noires per il colore delle rocce con cui è stato costruito.
Môle des Noires
Scendo dai bastioni dalla porta di Dinan per entrare nella città vecchia.
È l’ora di pranzo, decido di trovare un posto per mangiare. La regione della Bretagna e Saint Malo sono famose per la gastronomia e passeggiando nei vicoli si ha davvero l’imbarazzo della scelta perchè i locali si alternano ai negozi di prodotti tipici (Kouign Aman, dolce a base di burro e zucchero, caramelle al beurre-salé, biscotti e sidro).
Le galettes (crêpes salate di grano saraceno) sono il piatto d’eccellenza della zona oltre alle ostriche, quelle più rinomate sono di Cancale.
Questa volta cerco un’alternativa alle crêpes e opto per il Cargo Culte, 1 rue Broussais. Appena entrata in questo café brocante, vengo accolta dal gestore, che con lavagna alla mano mi illustra il menù giorno composto da piatti freschi e di qualità. Il locale è raccolto e arredato con cura, il personale è giovane e attento a proporre sia piatti tradizionali che versioni light e vegetariane. Approfitto di una pausa gourmande, aspettando che smetta di piovere e gustando unottimo cambert fuso con il miele.
Riprendo il mio giro nei vicoli, un dedalo di viuzze lastricate che invitano a perdersi, a non seguire nessuna mappa se non la curiosità di andare a vedere cosa c’è là, svoltato l’angolo. Nel cuore di IntraMuros si staglia la cattedrale di Saint Vincent, l’architettura mischia lo stile romano e gotico, architettonico di stile gotico-romano, merita una visita per ammirare le vetrate di Jean Le Moal, al suo interno si trova la tomba dell’esploratore Jacques Cartier che scoprì il Canada.
Cattedrale di Saint Vincent
Esco da IntraMuros dalla porta di Saint Vincent per un’occhiata fugace al Castello che oggi ospita il municipio, l’hôtel de Ville e il museo municipale.
Castello di Saint-Malo
Ritorno ancora sulla spiaggia du Sillon, adesso c’è bassa marea, ne approfitto per ossigenarmi ancora un po’, per fare scorta di aria di mare e per riempirmi gli occhi di questi colori vividi prima di rimettermi in viaggio per rientrare a casa, a Parigi.
Spiaggia du Sillon con la bassa marea
Qui trovate altri ariticoli su cosa vedere in francia sul blog Spezio
Vanessa Moro Coldebella
Ligure di nascita, expat a Parigi da tre anni e mezzo.
Sono innamorata della Ville Lumière, mi piace scoprirla a piedi e cercare il bello e l’inaspettatto ovunque, anche dietro l’angolo di casa.
Le foto dei miei posti preferiti sono sul mio profilo Instagram @coldbrownie