Le città e i luoghi meta da sempre di pellegrinaggi, dove fede e tradizione si mescolano: gli itinerari religiosi in Puglia
La Puglia è la terra del mare, del sole, della buona cucina, una regione ospitale che regala tante emozioni a chiunque venga a visitarla. La Puglia è soprattutto tradizione, quella tramandata dai nonni, preservata e portata avanti nel tempo, e molta di questa è legata alla religione. Non dimentichiamo che da sempre la Puglia è stata meta di pellegrinaggi, anche perché, sin dal medioevo, era al centro dei cammini che, tramite la via Appia, portavano in Terra Santa, a Gerusalemme, oppure, per chiunque venisse dall’Oriente, a Roma e persino a Santiago di Compostela. Tratti della via Francigena erano presenti proprio qui, tanto da far diventare la Puglia crocevia di itinerari religiosi. Da tutto il Mondo ogni anno persone guidate dalla propria fede e devozione giungono in Puglia e raggiungono alcuni luoghi poli della cristianità. Voglio ora riassumervi quelli che sono gli itinerari religiosi in Puglia più conosciuti.
Il Gargano, detto anche “Montagna Sacra” è sicuramente il ricettacolo della maggior parte dei fedeli. Ad attirare maggiore affluenza è sicuramente San Giovanni Rotondo. Qui infatti si venera San Pio da Pietrelcina, noto ai più come Padre Pio, dato che nel convento di Santa Maria delle Grazie ha vissuto ed è morto e sempre qui si trova la sua tomba. Il santo, noto perché come Gesù e San Francesco ha ricevuto il dono delle stimmate e per aver promosso la “Casa Sollievo della Sofferenza”, ospedale all’avanguardia per la ricerca scientifica e ber la cura di malattie soprattutto terminali, richiama ogni giorno migliaia di fedeli, che hanno la possibilità di pregare sulla tomba del santo, ma anche di visitare la sua cella, di visionare le sue lettere, i suoi paramenti religiosi, oltre che la grande chiesa moderna a lui dedicata progettata da Renzo Piano. Nel tempo, dato il flusso incessante di turisti, la città ha dovuto adattarsi e ha creato diverse strutture di servizio al turista davvero molto efficienti.
Da Mont Saint Michel si giungeva, attraverso la via sacra langobardorum, a Monte Sant’Angelo, dove si trova la grotta di San Michele Arcangelo, apparso ad un vescovo della zona, diventato luogo di culto nazionale durante il periodo longobardo. I fedeli possono anche ammirare il suggestivo santuario costruito in devozione del Santo e che ingloba la grotta. Anche qui l’incessante flusso di turisti sin dal periodo medievale ha portato alla realizzazione di diversi monasteri che accoglievano i pellegrini, il più importante è forse il Convento di San Matteo a San Marco in Lamis.
Nei pressi di Foggia sorge il santuario dell’Incoronata, la Madonna Nera apparsa ad un contadino intorno all’anno 1000. Si racconta che il contadino raccolse nel luogo dell’apparizione un recipiente d’olio e con esso accese una lampada per la Madonna che ancora oggi arde.
Fedeli cattolici e ortodossi (soprattutto russi) invadono Bari per venerare il patrono della città, San Nicola, vescovo di Myra. Noto anche ai non cristiani, poiché da lui prende vita la figura di Santa Claus (Babbo Natale), metà del suo scheletro fu traslato a Bari, dopo le crociate. I festeggiamenti in suo onore il 9 maggio in realtà si protendono per una settimana, ricca di devozione, ma anche di spettacoli meravigliosi, come la processione in mare o il suggestivo corteo che richiama alla mente la storia della traslazione delle sacre reliquie. Il Santo è noto per via della Manna, liquido oleoso e miracoloso che si accumula nella tomba del santo e che si crede sgorghi direttamente dalle sue ossa.
La Terra di Bari accoglie anche le reliquie delle braccia dei Santi Medici Cosma e Damiano, a Bitonto (anche se i santi sono venerati in diverse parti della Puglia), che richiamano fedeli da tutto il mondo e per cui la terza domenica di ottobre viene organizzata una processione davvero emozionante che parte all’alba e termina a sera, e lo scheletro del Beato Giacomo Illirico, che richiama a Bitetto fedeli soprattutto dall’est europa.
Sant’Oronzo richiama a Lecce tanti turisti, che non solo hanno la possibilità di visitare la famosa chiesa barocca, ma possono pregare nel luogo del martirio del primo vescovo di Lecce, nominato direttamente da San Paolo. Inseguendo il suo culto si giunge in altre città di tuta la Puglia, dove il santo ha portato la Parola di Dio. Il 26 agosto si ricorda nel capoluogo salentino il martirio del Santo, con grandi e luminosi festeggiamenti.
Meno noti, ma allo stesso tempo molto venerati sono i Martiri di Otranto, i circa 800 uomini di Otranto che, allo sbarco dei turchi, rifiutarono di convertirsi all’Islam. Il 12 maggio del 2013 sono stati dichiarati Santi da Papa Francesco.
Alla fede sono connesse poi altre tradizioni quali le processioni degli uomini incappucciati scalzi il Venerdì Santo, che precede Pasqua, o la Focara di Novoli (dedicata a San’Antonio Abate) e tanti altri eventi che mescolano la religione al folklore locale. Sicuramente gli itinerari religiosi in Puglia sono molto più fitti, dato che davvero ogni paese ha tradizioni differenti e degne di noto, e tuttavia richiamano non solo i credenti, ma anche chi non crede e ne resta comunque affascinato e suggestionato, o anche chi cerca la pace interiore.