Spoleto:ecco cosa vedere e cosa fare

L’Italia è bella tutta, si sa, dal nord al sud, da est a ovest, ma nel centro esatto c’è Spoleto che ha un legame indissolubile con la storia, l’arte, e la natura che la circonda. 
Ho avuto la fortuna di visitarla a dicembre, una città che mi ha conquistato e per questo vi racconterò cosa vedere a Spoleto

Spoleto

Prima di spiegarvi i motivi che mi portano a queste conclusioni, vorrei parlarvi della struttura dove ho dormito a Spoleto: l’Albornoz Palace Hotel.
Già dall’ingresso si capisce che ci si trova in un luogo particolare, ma entrati nella hall se ne ha la certezza: quadri, tappeti ornamentali, arte che trasuda da ogni angolo e da ogni parete; persino la disposizione dei divani sembra fatta per un film!In camera, lo stupore più grande: la colonna in mezzo alla stanza è stata trasformata in una gigantesca matita che pare aver lasciato sul pavimento e sul muro le tracce del suo passaggio. Diverse stanze dell’hotel sono state infatti decorate da artisti di fama internazionale per rendere il luogo ancora più art-friendly (se ce ne fosse bisogno).
Ma che l’arte qui a Spoleto è importante, si può ben capire girando per i vicoli della città.
 Spoleto, dal 1958, è sede del Festival dei Due Mondi (ideato da Gian Carlo Menotti e oggi curato da Giorgio Ferrara) che porta in città da più di cinquant’anni artisti dalla fama internazionale e riempiendo ogni angolo dela città (a cavallo tra giugno e luglio) di migliaia di visitatori appassionati di arte e cultura provenienti da ogni parte del globo.
Se non potete venire durante il festival non preoccupatevi, Spoleto riuscirà a soddisfare la vostra fame di cultura grazie al Palazzo Collicola, dove al piano terra troverete il Museo Carandente che ospita numerose sculture di arte contemporanea (non perdetevi la sala Calder, dedicata all’artista americano che in occasione del Festival dei Due Mondi del 1962 realizzò il Teodelapio, la prima scultura monumentale stabile del mondo).

Spoleto

Su al primo piano potrete ammirare l’appartamento Nobile composto da splendide sale ornate nelle quali vengono svolti periodicamente incontri a carattere culturale e artistico.
Mi raccomando: fermatevi ad osservare le opere sui muri delle scale e nel giardino fuori dalla biblioteca, meritano qualche minuto del vostro tempo.
Il Palazzo Collicola – Arti Visive si trova in pieno centro storico e raggiungerlo è molto semplice, soprattutto grazie al sistema di mobilità alternativa.
Questa città ha infatti creato “Spoleto senz’auto” e, grazie all’ausilio di tre maxi-parcheggi posti fuori dal Centro Storico, i visitatori possono lasciare il loro mezzo per poi girare la città grazie ad una serie di tappeti mobili ed ascensori che consentono di raggiungere tutte le aree del centro passando sottoterra.
Ciò risulta essere molto comodo visto che il cuore di questa città si sviluppa in verticale lungo il Colle di Sant’Elia, e nel punto più alto (collegato anche questo mediante scale mobili che prevedono una serie di fermate intermedie) si trova la Rocca di Albornoz.
Se, come ho fatto io, arrivate dalle scale mobili, troverete una piccola mostra fotografica proprio sotto la Rocca, dove sono esposte immagini relative a Menotti e a personaggi legati al Festival.
Ovviamente la Rocca va visitata in quanto costituisce un punto cardine della storia spoletina.
Fu infatti papa Innocenzo VI a mandare il cardinale Albornoz a dirigere i lavori che, nel 1370, terminarono. La struttura serviva a testimoniare l’importanza della Chiesa nei territori del centro-Italia, e oggi ospita al suo interno un cortile con un doppio loggiato tutto affrescato, molto bello.

Spoleto

Dalla Rocca di Albornoz potete scegliere due opzioni, o riscendete verso la città, oppure andate lungo l’altro versante fino ad arrivare al Ponte delle Torri, un capolavoro ingegneristico, un ponte-acquedotto che collega il colle di sant’Elia al Monte Luco; la Rocca di Albornoz al Fortilizio dei Mulini, da dove parte un percorso naturalistico (fornito di attrezzature per esercizi a corpo libero) che si snoda lungo il bosco e dal quale è possibile ammirare panorami suggestivi.

Dopo questo bel giro probabilmente sarete affamati, perché non fermarsi in uno dei numerosi ristoranti a Spoleto? Noi abbiamo pranzato da “Il Mio Vinaio” con ottimi salumi e un vino buonissimo.
Il ristorante si trova vicinissimo all’arco di Druso, uno dei pochi resti romani insieme al Teatro Romano e alla Casa Romana.
Il Teatro, risalente al primo secolo a.C. , conserva intatte le lastre di marmo sulla pavimentazione dell’orchestra e viene utilizzato ancora oggi in occasione del Festival dei Due Mondi ; la Casa Romana è invece datata I secolo d.C ed è ornata da affreschi di periodo romano e da pavimentazioni a mosaico differenti in ogni stanza.
Se siete appassionati di Chiese Spoleto non vi deluderà, io vi consiglio di visitare:

• La basilica di San Salvatore – Vecchia basilica paleocristiana totalmente rinnovata subito fuori dalla città. Meraviglioso esempio dell’ architettura longobarda, oggi è patrimonio Unesco grazie all’iniziativa “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere”
Spoleto

• Il Duomo – nella piazza si affacciano il teatro Caio Melisso e Casa Menotti – centro di documentazione del Festival di Spoleto. E’ raggiungibile anche dalle scale mo bili che portano alla Rocca.
• La Chiesa di San Ponziano – è dedicata al patrono della città (che è anche patrono di Utrecht) ed è a pochissimi passi da San Salvatore, che fate non vi fermate?

• Santuario di San Francesco (Monteluco) – lo sappiamo, non è a Spoleto, ma è un luogo colmo di spiritualità. E poi accanto c’è il Bosco Sacro che ha una riproduzione del più antico ritrovamento fatto a Spoleto, la Lex Spoletina, una sorta di norma forestale risalente al III secolo a.C , e che predica il rispetto della sacralità del Bosco. Sacralità che ancora oggi si respira sulla propria pelle, soprattutto se si cammina fra questi alberi mentre il sole sta calando, sembra quasi di vivere in un film fantasy. E poi, guardate che panorami!Spoleto

• Se invece siete più sportivi dovete assolutamente andare da Bicigrill  per noleggiare una bicicletta e percorrere tutta, mezza, o solo un tratto delle due Piste Ciclabili di Spoleto che portano ad Assisi o a Norcia attraversando panorami suggestivi.
Noi le abbiamo provate entrambe:
– la prima fino ad arrivare al Tempietto del Clitunno, un’altra costruzione longobarda premiata col patrimonio Unesco, per poi passeggiare lungo il mercato di antiquariato di Pissignano che si tiene ogni prima domenica del mese.
– la seconda, invece, la abbiamo percorsa al contrario partendo dalla vecchia stazione di Caprareccia e scendendo in giù, incontrando una natura selvaggia e una pista ben curata, attraversando ponti che si affacciano su valli bellissime.

Questo itinerario ciclabile (ciclovia Assisi-Spoleto-Norcia) è stato scelto come “ciclovia più bella d’Italia” al CosmoBike 2015, premiando il duro lavoro di restauro dell’ex tratto ferroviario eseguito dal Comune.

Spoleto

Che dire, ce n’è per tutti i gusti, Spoleto è una città che in qualsiasi periodo dell’anno riuscirà a conquistarvi e lascerà in voi un bel ricordo, così come è successo a me.

Che aspettate a visitarla??

                                                                                                                                                                        Alessandro Marazia