LA LA LAND recensione/ visione di un film che mette positività e riesce a farti staccare la spina per un po’.
La La Land è poesia. La La Land è magia. La La Land è il film dell’anno. Sono tanti i motivi che mi spingono a definirlo così ma basta citarne 3 per essere subito d’accordo: la regia, la musica ed il messaggio.
[ Piccolo Spoiler ALERT]
REGIA LA LA LAND
Avevamo lasciato Damien Chazelle due anni fa con Whiplash, altra opera magistrale da vedere assolutamente se non avete ancora avuto modo (3 oscar vinti tra cui miglior attore non protagonista per J.K. Simmons); ma questa volta il regista americano punta davvero in alto dimostrando come l’età a volte non conti nulla e che con i suoi 32 anni può davvero competere con i grandi del cinema. Lo dimostra da subito con un piano sequenza interminabile che si destreggia tra macchine ferme nel traffico e ballerini che volteggiano senza sosta (ndr la macchina da presa non stacca fino al termine della canzone). Il messaggio è chiaro: Damien Chazelle la vuole fare grossa, e da subito. La scenografia è curata nei minimi dettagli, dalla decorazione della stanza di Mia che rispecchia meticolosamente la personalità e le aspirazioni della ragazza, ai colori dei vestiti sempre di lei che cambiano nel corso del film rappresentando la crescita interiore del personaggio e la sua maturità che evolve nel corso del film. Ryan Gosling ed Emma Stone si superano cimentandosi in una prova che non rientra proprio nelle loro corde: un musical. Ne escono vincitori e a testa alta dimostrando come la dedizione e la passione per il proprio lavoro può superare gli ostacoli derivanti da limiti personali (piccola curiosità: Ryan Gosling ha trascorso per diverso tempo esercitandosi 2 ore al giorno, 6 giorni alla settimana al pianoforte, riuscendo in fase di riprese a girare in autonomia le sequenze al pianoforte senza aver bisogno di controfigure o l’uso della CGI).
Colonna Sonora LA LA LAND
Le canzoni che compongono il musical sono tutte impeccabili, orecchiabili, trasmettono gioia e angoscia nel giusto modo e in momenti precisi, rendendo la visione del film piacevole (sono 2 le nomination agli Oscar per Miglior colonna sonora e miglior canzone originale). Pur essendo un musical, i dialoghi sono molti, creando un perfetto connubio tra musicalità e recitazione rendendo piacevole la visione anche a chi non si trova a proprio agio con i musical. Come in Whiplash, Chazelle rende il jazz, genere musicale che il regista apprezza in modo particolare, uno dei protagonisti del film. Ed è proprio il jazz, secondo chi scrive, la chiave di lettura del finale di questo gran film. In un profondo discorso che Seb tiene con Mia, il musicista le spiega come il Jazz sia nato principalmente come mezzo di comunicazione, in un contesto in cui era impossibile comunicare appunto; nel finale, dove troviamo un Seb distrutto nel rivedere la ragazza per cui ha provato sentimenti mai vissuti e che “avrebbe amato per tutta la vita”, il pianista suona e tramite le note del pianoforte comunica con Mia, non potendo farlo con la voce. Le racconta come sarebbe potuta essere la loro storia d’amore, diversa nel modo in cui lui l’avrebbe affrontata. Non sarebbe stato ostile (a partire da un bacio improvviso anziché una spallata al primo incontro), ma l’avrebbe accompagnata e supportata nel suo sogno di diventare un’attrice di fama internazionale. Sono tante le interpretazioni che possono essere date a questo film; quella più banale, che personalmente non condivido, è che bisogna sempre inseguire i propri sogni e avere il coraggio di lanciarsi Il messaggio che è arrivato a me è invece: tutti abbiamo bisogno di una spinta e di qualcuno che ci dia il coraggio per inseguire i nostri sogni, ma nel perseguirli siamo inevitabilmente da soli.
LA LA LAND perchè?
La La Land è un film che racconta la vita reale. Come possono due persone che hanno ambizioni così grandi, che prevedono necessariamente sforzi, sacrifici e compromessi, riuscire a rimanere uniti? Non è possibile. Uno dei due deve rinunciare al proprio sogno ed impiegare il proprio tempo nel dedicarsi completamente all’altro (non è questo quello che appare nel racconto di Seb a Mia nel finale strappalacrime?). Quando in un rapporto d’amore, anche così profondo come quello dei due protagonisti, le ambizioni sono così alte per entrambi, si arriva a diventare inevitabilmente l’uno l’ostacolo per l’altra nel raggiungere i propri sogni, se come detto, uno dei due non decide di dedicare la propria vita completamente all’altro.
La La Land è un film che comunica tanto con una forza travolgente che nasce dalla sua musica e dai suoi colori. Le nomination agli oscar per questo gioiellino sono ben 14. Le aspettative sono molto alte, considerati anche i 7 premi Golden Globe vinti (nuovo record stabilito, avendo superato i 5 premi vinti da “Qualcuno volò sul nido del cuculo”). Aldilà delle statuette che verranno attribuite a questa pellicola, una cosa è certa, La La Land ha saputo stupire.
Damiano Nargi.
A me piace racchiudere invece il film in un momento, un racconto, una canzone e quello che posso dire è che questa Canzone riassume il perché bisogna vedere LA LA LAND in un momento in cui non abbiamo il tempo di pensare a niente se non alla nostra vita quotidiana e a dei ritmi che ci uccidono. Ecco pensare ad un mondo in chiave musical con la ricerca dei propri sogni ad ogni costo è davvero un bel messaggio per tutti.
Ezio
TESTO Audition (The Fools Who Dream) LA LA LAND
My aunt used to live in Paris
I remember, she used to come home and tell us these stories about being abroad
And I remember she told us that she jumped into the river once, barefoot
She smiled
Leapt, without looking
And tumbled into the Seine
The water was freezing
She spent a month sneezing
But said she would do it again
Here’s to the ones who dream
Foolish as they may seem
Here’s to the hearts that ache
Here’s to the mess we make
She captured a feeling
Sky with no ceiling
The sunset inside a frame
She lived in her liquor
And died with a flicker
I’ll always remember the flame
Here’s to the ones who dream
Foolish as they may seem
Here’s to the hearts that ache
Here’s to the mess we make
She told me
“A bit of madness is key
To give us new colors to see
Who knows where it will lead us?
And that’s why they need us”
So bring on the rebels
The ripples from pebbles
The painters, and poets, and plays
And here’s to the fools who dream
Crazy as they may seem
Here’s to the hearts that break
Here’s to the mess we make
I trace it all back to then
Her, and the snow, and the Seine
Smiling through it
She said she’d do it again