“Quello che conta”, il film partecipato il 23 gennaio al cinema Galleria a Bari.
Il miglior modo per raccontare una terra? Far parlare le persone che la amano.
Come ormai capita sempre più spesso, navigando in rete ho trovato un’iniziativa che mi ha subito colpito. Mi è bastato qualche giorno e mi sono ritrovato in un bar della mia città, Bari, a parlare con due baresi di un bellissimo progetto: “Quello che conta”.
Voi, vi siete mai chiesti quello che conta veramente? Io facendo due chiacchiere con Vincenzo e Marco ho capito sicuramente che la passione, la determinazione e l’amore per la propria terra possono mettere insieme un sacco di persone, per l’esattezza più di 60 cittadini baresi che hanno fatto parte del primo film partecipato della cittadinanza, un esperimento sociale. Vincitori di Principi attivi nel 2012, nel novembre dello stesso anno iniziano i lavori per quello che la prossima settimana, il 23 Gennaio, verrà presentato al cinema Galleria a Bari per la prima volta. Non si tratta solo di un film, ma di un vero e proprio progetto corale, che ha coinvolto in cittadini come attori, scenografi e registi riuscendosi a regalare un’esperienza tra risate, incontri nei bar, nelle case ed in tutti i punti della città.
I temi principali, quelli che mi hanno fatto sentire vicino a questo progetto, sono il TORNARE, PARTIRE e RESTARE e penso che parecchi potranno immedesimarsi nei ragazzi che sono costretti a lasciare la nostra amata Puglia o magari che vorrebbero poter partire e sono impossibilitati a farlo. Non voglio aggiungere maggiori dettagli, perché a me è bastato guardare il trailer per essere catturato da questo film partecipato.
Avendo a disposizione due baresi non ho potuto non fare qualche domanda diretta sulla città e sulle riprese:
La cosa più bella di Bari? Lungomare – Borgo Antico
il cliché più grande su Bari: Focaccia Peroni – Il ZAGNO
Insolita Bari: Street art barese.. Esempio Enziteto palazzine con murales molto belli. Tramonti Chiese rupestri a ridosso della tangenziale. (Esempio: zona Santa Caterina)
Odio Bari per: Incuria dei Baresi. Mentalità che comunque sta cambiando.
Tra un anno ci ritroviamo e ridiamo ripensando al film, perché…. Marco: “Racconto un piccolo aneddoto. Appuntamento set, abiti di scena, 10 e mezza già vestito, posticipano tutto per andare prima a mangiare. In quel contesto mi sono sentito un pesce fuor d’acqua. Appena finiamo la cena giro una scena con abiti d’epoca, mi si accosta uno e mi urla <<C va facen TRMON>>. Ecco, questo spiega tutto”
Momento basta non andrà più in porto: Premontaggio visionato in gruppo.
Limiti del progetto: quando abbiamo visto il film ci siamo accorti che era inizialmente diverso da quello che ci si aspettava. C’è stato un confronto che, dopo prime divergenze, ci ha dato ancora più carica, abbiamo rigirato altre scene e ora abbiamo il film!
Beh, a me sono bastati pochi minuti per rimanere entusiasta di questo progetto, ora dobbiamo solo andare a cinema tutti insieme per vedere questo racconto della nostra città, vi aspetto tutti 😀