20 opere d’arte da conoscere: Top 20 Italia

2o opere d’arte da vedere in Italia è una Top20 creata per poter raccontare le bellezze del nostro paese da riscoprire e da non perdere assolutamente.

Opere d’arte da vedere assolutamente in Italia per bellezza e notorietà. Un viaggio all’insegna della bellezza made in Italy.

Quando Ezio mi ha proposto di scrivere un nuovo articolo, mi ha lanciato una sfida piuttosto interessante: stilare un elenco di 20 opere d’arte da vedere assolutamente in Italia. Una proposta ardua e al tempo stesso stimolante: come fare a racchiudere in soli 20 nomi l’intero patrimonio artistico del nostro paese, che comprende oggetti, quadri, sculture, luoghi? Senza contare tale lista sarebbe risultata inevitabilmente incompleta e totalmente soggettiva.
Per tutti questi motivi, ho voluto dare vita ad una forma di lista partecipata coinvolgendo amici, colleghi e conoscenti. Non si assiste quindi ad un’autorità che impone “dall’alto” che cosa vale la pena vedere e cosa no, ma ad una pluralità di voci che dispensano consigli sulla base dei propri ricordi, emozioni, sensazioni. Un insieme di esperienze diverse che si mescolano, si intrecciano, diventando punto di partenza per nuovi racconti che hanno come comune denominatore le opere d’arte.

In questa lista troverete solo opere d’arte  (tralasciando invece luoghi ed edifici che daranno vita ad un catalogo separato) raccontati dalla voce di coloro che li hanno scelti. In ogni punto dell’elenco troverete l’indicazione dell’autore e il titolo dell’opera selezionata, insieme al nome della persona e al luogo in cui recarvi per poterlo vedere di persona (laddove il nome è assente significa che a parlare è l’autore dell’articolo). Si tratta ovviamente solo di suggerimenti, nella speranza che questa lista possa continuare ad allungarsi arricchendosi di spunti e indicazioni. Soprattutto, la speranza più grande è questa traccia, appena abbozzata, faccia nascere la voglia di esplorare la nostra meravigliosa terra, portando a scoprire – o meglio riscoprire – quanto ci circonda e fa parte di noi.

Ecco opere d’arte da non perdere assolutamente racchiuse in una TOP 20

1. Michelangelo Buonarroti, Pietà Rondanini, 1552-1555 – Alessandro, creative director

Due individui in uno, come una metamorfosi celeste. Una compenetrazione di corpi, disposti in maniera verticale: in quest’opera di Michelangelo c’è tutto quello che sarebbe diventata l’arte moderna.
Non estetica ma pathos, non rappresentazione ma introspezione, non forma ma vita. Non presenta, trasmette: è pura espressione.

dove trovarlo: Milano, Castello Sforzesco

 

2. Tintoretto, Ultima cena, 1592-159 – Luca, insegnante- Opere d’arte Top 20


Tintoretto sceglie di rappresentare uno dei soggetti più ricorrenti della storia dell’arte, l’Ultima Cena, in maniera completamente inedita e anticonvenzionale.
La scena si svolge all’interno di uno spazio buio e disturbante, un’osteria veneziana del ‘500. I personaggi sono tanti, troppi, la luce è la vera protagonista, la composizione teatrale e potente.
Ho scelto quest’opera in quanto la pittura deve “muovere”: emozionare o turbare, sempre coinvolgere. Tintoretto sa farlo.

dove trovarlo: Venezia, Basilica di San Giorgio Maggiore

3. René Magritte, L’impero delle luci, 1949 – Sonia, insegnante


opere d'arteSenza artificio, Magritte ci presenta quella che è la verità più semplice: qualsiasi elemento è un dualismo di luce e buio, oscurità e chiarore, presenza e assenza. Alla fine, però, l’artista
sembra dirci che la luce vince sempre sul buio, solo perché è luce.

dove trovarlo: Venezia, Collezione Peggy Guggenheim

 

 

 

4. Tiziano Vecellio, Assunzione della Vergine, 1516-1518 – Alessandro, impiegato e regista teatrale -opere d’arte Top 20 


Il vero motivo per cui sono andato a Venezia la prima volta. Imitatissima e gloriosa, come la chiesa che la ospita, la pala di Tiziano si pone come l’istantanea di un momento folgorante, una luce improvvisa che compare in una chiesa non troppo illuminata. È un tesoro tagliato fuori dal turismo di massa. A due passi vi è sepolto l’autore, vicino alle tombe di Antonio Canova e del primo grande operista Claudio Monteverdi.

 

dove trovarlo: Venezia, Chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari

 

5. Niccolò dell’Arca, Compianto sul Cristo morto, 1463-1490 – Margherita, mediatore culturale ed educatore artistico- opere d’arte Top 20


A prescindere dall’orientamento religioso, lo scultore riesce a plasmare la materia e trasmettere un pathos che va oltre il soggetto rappresentato, toccando le corde più profonde di chi guarda, coinvolgendo ed emozionando.

 

dove trovarlo: Bologna, Chiesa di Santa Maria della Vita

 

6. Vitale da Bologna, San Giorgio e il drago, 1330-1335


opere d'arteBologna la dotta, la grassa, la rossa. Memoria degli anni universitari e dei primi amori. Luogo da amare, vivere e condividere. Teatro di gioie e dolori, lacrime e sorrisi.
Di fronte alla grinta del cavaliere di Vitale, impetuoso e fiero, mi sembra di osservare una miniatura a dimensioni naturali. La sua atmosfera fiabesca mi è entrata dentro e non è più uscita.

dove trovarlo: Bologna, Pinacoteca Nazionale

 

 

7. Shilpa Gupta, I look at things with eyes different from yours, 2010 – Valentina, mediatore culturale ed educatore artistico


Shilpa Gupta, nata a Mumbai nel 1976, è un’artista che ha esposto anche alla Biennale di Venezia. Se c’è qualcosa che mi cattura nelle sue opere è il coinvolgimento che generano. “Vedo le cose … con gli occhi diversi dai tuoi”. Come vedo le cose io? Come le abbiamo viste durante i giorni della quaranta attraverso le finestre delle nostre case o attraverso i tanti schermi di cui facciamo uso? Forse Gupta ci ricorda che stiamo solo “intravedendo” e non davvero “vedendo”. Il nostro genere, la nostra cultura, la nostra storia, sono tutti filtri che imponiamo a ciò che ci circonda. Cosa accadrebbe se togliessimo quei filtri tra noi e il mondo?

dove trovarlo: fa parte della collezione San Patrignano e verrà esposto nel nuovo museo di arte contemporanea di Rimini, di prossima apertura

 

8. Giambologna, Il Ratto delle Sabine, 1574-1580 – Francesca, consulente aziendale


In questa scultura è racchiuso l’intero ciclo dell’esistenza umana. Nella stretta forzuta dell’uomo, nel divincolarsi spaventato della donna, si concentrano la vita, l’amore, le loro difficoltà e i loro successi. L’esistenza tutta scolpita nel marmo.

dove trovarlo: Firenze, Loggia dei Lanzi in piazza della Signoria

 

 

 

9. Michelangelo Buonarroti, Prigioni, 1525-1530 – Giulia, graphic designer ed illustratrice


Nei Prigioni è contenuto tutto il processo artistico: prendere un pezzo di marmo che non è niente e renderlo qualcosa di sublime. La materia viene trasformata in qualcos’altro, passando da pura fisicità a pura idea, elevandosi verso le stelle.

dove trovarlo: Firenze, Gallerie dell’Accademia

 

 

 

10. Caravaggio, Medusa, 1598 ca – Letizia, docente


opere d'arteAtena la Sapiente sa come vendicarsi della bellezza sordida e fatale di Medusa. Trasformandola in un orrido mostro dal mortifero sguardo, impedisce ai mortali e agli dei di imbattersi nuovamente in quella seducente tentatrice. Finché un giorno, dalla sua gola lacerata, si scaglia un grido di orrore: Perseo è arrivato a fare il suo dovere di eroe. Il grido della Medusa, riecheggia ancora nelle sale degli Uffizi, pietrificato su uno scudo come vuole la tradizione. Ma non è più quello di Perseo l’ardito, né di Atena la Sapiente: è quello di Caravaggio, il Genio della Luce.

dove trovarlo: Firenze, Gallerie degli Uffizi

11. Raffaello, Madonna del cardellino, 1506 ca


Quando qualcuno mi chiede qual è stata l’opera d’arte che mi ha fatto capire cosa volessi fare nella vita, chiudo gli occhi e penso a questa tavola, conservata a Firenze. Io dodicenne che cammino per i lunghissimi corridoi degli Uffizi e che mi fermo davanti a questo dipinto. La dolcezza dei volti, la naturalezza dei gesti.. tutto mi parla di amore, affetto, spontaneità.

dove trovarlo: Firenze, Gallerie degli Uffizi

 

 

12. Michelangelo Buonarroti, David, 1501-1504 – Federica, mediatore culturale ed organizzatrice di eventi


Una delle opere più imponenti e pulite di tutta la nostra storia. Nel David sono racchiusi tutti gli aggettivi migliori, ci trasmette forza, passione, coraggio, regalità. Magnificenza assoluta di pensiero.

dove trovarlo: Firenze, Gallerie dell’Accademia

 

 

 

13. Leonardo da Vinci, Adorazione dei magi, 1481-1482 – Giulia, designer della moda e delle arti multimediali e studentessa universitaria

Leonardo aveva l’affascinante vizio (o virtù) di abbandonare le proprie opere per dedicarsi ad altro, lasciandole spesso incompiute. Anche l’Adorazione dei Magi, secondo i criteri della storia dell’arte, è un “non finito”. Ma per me è finito. Se avesse deciso di portarlo a termine non mi avrebbe suscitato quella forte carica emotiva. Mi affascina l’idea di essere davanti ad un idea, una bozza in via di definizione. Grazie a Leonardo, capisco che non tutto può essere portato a termine ma non per questo debba esser vissuto come una sconfitta.

dove trovarlo: Firenze, Museo degli Uffizi

 

14. Jacopo della Quercia, Monumento funebre ad Ilaria del Carretto, 1406-1408 – Ilaria, archeologa


opere d'arteIl monumento funebre dedicato a Ilaria del Carretto personalmente non ha solo un notevole impatto artistico, ma anche emotivo. La tranquillità del volto sospende la morte che lo circonda, trasformandola in attesa e malinconia. Entrare in quella stanza è stato come entrare in una bolla ovattata, uscirne come salutare un’amica che speri di rivedere presto. Penso che un’opera debba fare questo: farti pensare a lei con nostalgia e con un sorriso accennato sulle labbra. Sospenderti nel momento.

dove trovarlo: Lucca, Cattedrale di San Martino

 

15. Tiziano Vecellio, Amor sacro e Amor Profano, 1515 ca – Carlotta, educatore artistico e mediatore culturale


opere d'arteTiziano ci mostra le due facce fondamentali dell’amore, dove l’una non può esistere senza l’altra. Sono anche il simbolo della dualità che rende ognuno di noi unico e speciale.

dove trovarlo: Roma, Galleria Borghese

 

16. Gianlorenzo Bernini, Apollo e Dafne, 1622-1625


opere d'arteIn questa scultura si può osservare tutto il potere dell’arte di dare forma ai sogni degli uomini. Bernini riesce davvero a plasmare il materiale piegandolo ai suoi scopi: il marmo perde la freddezza della pietra e diventa corteccia, foglia, radice. I capelli si muovono spinti dal vento e le gambe incedono nella corsa.
Di fronte a tale magnificenza, non si può rimanere estranei al sentimento della bellezza che si fa strada nel nostro cuore.

dove trovarlo: Roma, Galleria Borghese

 

17. Laocoonte, probabile copia marmorea eseguita tra I secolo a.C. e I secolo d.C. di un originale bronzeo del 150 a.C. circa – Valerio, macchinista

Di fronte al gruppo del Laocoonte non si può non rimanere sconvolti dalla sua forza espressiva, dalla sua potenza, dalla sua tragicità. I corpi palpitano, si muovono, i muscoli si tendono; si riconosco il terrore, la paura, il dolore di questi uomini stritolati dai serpenti inviati dalla dea Atena. Eppure, tutto questo turbinio di emozioni viene reso in maniera impeccabile, definibile solo con una parola: perfezione.

dove trovarlo: Roma, Musei Vaticani

 

18. Gianlorenzo Bernini, Ratto di Proserpina, 1621-1622 – Martina, junior registrar


opere d'arteGià solo per il fatto che sia a Roma meriterebbe una visita, in più è a Villa Borghese che ha un parco meraviglioso.
Il perché di quest’opera non credo si possa spiegare a parole senza rischiare di essere banali o cadere nei cliché più scontati. Però quando poi ti ci trovi davanti, scatta la scintilla che ti fa capire tutto. E c’è un elemento particolare che corrisponde alla scintilla: la mano che affonda nella carne.

dove trovarlo: Roma, Galleria Borghese

 

19. Caravaggio, Cappella Contarelli, 1600 – Ezio, marketing manager e digital strategist

opere d'arteLa grandezza dell’Italia è la possibilità di ritrovarsi per caso in una chiesa di Roma e rimanere folgorati dalla bellezza. Nelle tre tele che riguardano San Matteo ad opera del Caravaggio sono le ombre che raccontano: è nell’oscurità che il mistero viene annunciato. Luce che svela e rivela.

dove trovarlo: Roma, Chiesa di San Luigi dei Francesi

 

 

20. Michelangelo Buonarroti, Mosè, 1513-1515 circa e 1542 – Eleonora, grafico e architetto


opere d'arteMichelangelo scolpì quest’opera tenendo conto della luce presente all’interno della chiesa. Ecco che un elemento così mutevole e imprevedibile entra a far parte dell’opera partecipando alla sua definizione e realizzazione, al pari dello scalpellino o del martello, e dando luogo ad una creazione unica ed irripetibile.

dove trovarlo: Roma, Basilica di San Pietro in Vincoli

 

 

Per maggiori informazioni su opere d’arte non perdere il sito del Ministero per i Beni Culturali.

Luca Barbieri – redattore per TOP 20 opere d’arte in Italia 

Sognatore dal 1994. Lettore instancabile, viaggiatore appassionato, ricercatore bellezza. Laureato all’accademia di belle arti di Bologna nella speranza di condividere la sua passione per l’arte con chiunque abbia voglia di ascoltarlo. IG  Luca Barbieri