Parlare di turismo consapevole tra educational tour, dialoghi culturali, workshop e degustazioni.

In quel di Gallipoli, la cosiddetta “perla dello Jonio”, si è tenuto dal 6 al 9 Ottobre il Salone dello sviluppo locale organizzato dal GAL Serre Salentine, il gruppo di azione locale presieduto da Francesco Pacella e diretto da Alessia Ferreri. L’obiettivo dell’evento è stato quello di portare a galla i luoghi e le realtà poco conosciute, parlare di strategie turistiche ed esaltare quelle mete che in una proposta turistica innovativa e mai scontata non dovrebbero assolutamente mancare. Il tutto dando spazio alle aziende locali,  riappropriandosi così delle tradizioni, dei sapori e della genuinità delle storie salentine. Io ho potuto prender parte all’ultima giornata, dedicata ad un percorso tra terra e mare.

La Puglia tra terra e mare: il Salone dello sviluppo locale in un Salento inedito

L’azienda di Aldo, in località Torre Suda, è stata la nostra prima tappa ed è decisamente l’esempio perfetto di messa in pratica di un’intuizione, tanto da diventare una delle poche realtà degne di nota in Europa ad effetturare allevamento di pesce in mare. Infatti, nata 10 anni fa, la realtà Reho Mare si distingue sul territorio salentino per l’allevamento di spigole, orate ed ombrine. Tra l’altro, si può parlare di un vero e proprio successo imprenditoriale a livello europeo anche per la successiva creazione del marchio “InMare”, una reale garanzia per chi ama prodotti ittici di alta qualità, tra leggerezza e alta digeribilità. E’ così che in compagnia di altri blogger abbiamo raggiunto su un gommone le 14 gabbie galleggianti, appreso come avviene il nutrimento dei pesci, ascoltato le storie piene di orgoglio e fatica di chi lavora tutto l’anno in mare, che sia al freddo invernale o al caldo estivo del sud.

La Puglia tra terra e mare: il Salone dello sviluppo locale in un Salento inedito

Di ritorno a Gallipoli, ci siamo poi recati alla Fontana Greca (nelle vicinanze del ponte che collega la città dal centro storico) dove ad aspettarci c’era Maria Teresa di Salento In Barca. Con la sua solarità, ci ha trasmesso con estrema facilità l’amore per il suo lavoro e soprattutto per la sua terra. Dunque con un tour in barca, ci ha accompagnati sino all’Isola di Sant’Andrea: una terra che non offre molta vegetazione ma anzi, si tratta per lo più di sale lasciato dal mare su una roccia prettamente secca. E’proprio per questo motivo che venne soprannominata dai suoi primi abitanti Achtotus, ovvero “Terra Arida”. Da non dimenticare è la presenza del Gabbiano Corso, una specie di gabbiano rarissimo che ha trovato nell’ “Isola di Gallipoli” la terra perfetta dove stabilirsi. Inoltre, ci ha raccontato che la fortuna di quest’isola sta proprio nella lontananza dalla terra ferma, seppur non esagerata: è proprio questo fattore ad averle consentito di mantenere un ecosistema incontaminato, decisamente da apprezzare e proteggere.

La Puglia tra terra e mare: il Salone dello sviluppo locale in un Salento inedito

Ebbene sì, ancora una volta ho provato l’emozione di sentirmi una turista nella mia stessa Terra e come ogni volta mi sorprendo per quanto questa possa offrire. Il calore della gente salentina, la disponibilità e la voglia di migliorarsi e migliorare il proprio territorio mi ha catturata, facendomi vivere un’esperienza emozionale che consiglio fortemente. Come ho detto pocanzi, imparare a valorizzare la nostra vera eredità è il segreto di un turismo vivo, produttivo e duraturo nel tempo.

La Puglia tra terra e mare: il Salone dello sviluppo locale in un Salento inedito

E’ quindi con gli occhi e il cuore pieni di Puglia che chiudo questo racconto, aspettando trepidante la prossima avventura!

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Roberta Ranieri Studentessa, da sempre innamorata della Puglia, vivo instagrammando come se non ci fosse un domani ( Sherlockfall). Nel tempo libero mangio, guarda serie TV ed il mare .