La mia esperienza Erasmus a Granada è iniziata un po’ per caso: quasi a fine del mio percorso universitario, da persona piuttosto abitudinaria e ben inserita nei suoi schemi, non avevo all’inizio alcuna reale spinta a partire ed immettermi in qualcosa di così sconvolgente.

Per mia fortuna però, una persona a me molto vicina ha accelerato i tempi, e convincendomi a partecipare, quasi fosse un gioco, mi ha permesso di essere pronta per il mio Erasmus a Granada.

img_8387Granada

Ho viaggiato abbastanza nella mia vita, ero già stata anche in Spagna, ma Granada, ai miei occhi, è stata da subito di un fascino ineguagliabile. Granada è una città bellissima, e per mille motivi: primo su tutti la Sierra Nevada, che si impone sulla città, da qualunque punto la guardi, con la sua cima innevata ancora in piena estate. Poi le tante plazas, che non sono però le classiche piazze rinascimentali italiane, ma piccole, a momenti nascoste, che si aprono con sorpresa a termine dei vicoli del centro. Granada è arroccata su se stessa, accentrata, da girare a piedi tutto ad un fiato, e se non ti ha saputo ancora conquistare con il suo caratteristico centro, è perché non hai ancora visto la Alhambra: fortezza di epoca araba, ma in realtà molto più di questo, si erge sulla città con forza, dall’alto della collina del Cerro del Sol. Ed è impossibile non innamorarsene, non solo visitandola – soprattutto con i suoi bellissimi Palacios Nazaries – ma anche solo ammirandola dai tanti Miradores che vi si affacciano a diverse altezze. Il Mirador de Los Carvajales o il Mirador de San Nicolas sono i primi che si incontrano salendo a piedi lungo l’Albaicín, il quartiere più antico della città separato dall’Alhambra dal fiume del Darro. Il quartiere è bellissimo, con i suoi vicoli stretti, i locali caratteristici, i gitani e i trii granadini che spesso si incontrano, intenti a cantare e suonare canzoni popolari, gli edifici bianchi a tetti spioventi; inoltre si trovano qui le tipiche abitazioni di Granada, i Carmenes, caratteristiche case dal patio interno, ognuna con il diverso lustro che la famiglia nobiliare di riferimento vi ha apportato. Ed è proprio da questi patii, come da altri punti dell’ Albaicín intero, che si apre la vista al meraviglioso spettacolo dell’Alhambra, di giorno, ma soprattutto di notte, tutta piacevolmente illuminata.

Granada

E se ancora tutto questo non è sufficiente, basta raggiungere il Mirador de San Miguel Alto, il punto più alto di Granada, da cui è possibile ammirare la città intera, la Sierra che la sovrasta, e ovviamente l’Alhambra, da qui posta incredibilmente più in basso. Questa è l’immagine che potrebbe sintetizzare il mio erasmus a Granada.

Erasmus a Granada

Come credo si sia già capito, Granada è una città splendida da vivere, e lo è soprattutto da studente e da Erasmus : trattandosi di una città fortemente universitaria, che accoglie in più moltissimi studenti stranieri, è ricca di associazioni, iniziative, eventi, dal versante culturale a quello più festaiolo. La forte identità granadina si sente anche nel cibo, perché è la culla delle tapas, piccole delizie incluse nella bevanda, dal panino alla fetta di tortilla, che qui sono una vera tradizione. Qualsiasi bar granadino le propone, a scelta del locale oppure del cliente stesso, e sicuramente Calle Elvira è la via dove cercare buoni tapas bar per antonomasia: tra questi ad esempio la Bodega Castañeda, locale storico di Granada, dove gustare taglieri dai mix di accostamenti di tapas. Oltre quindi al buon cibo, inoltre economico visto che al prezzo di una bevanda, Granada offre, come qualsiasi città spagnola che si rispetti, una perfetta vita notturna. Dai tradizionali botellon in casa che non possono mancare, alle serate in discoteca a base di reggaeton, che non può non entrarti nelle vene anche se non sei esattamente un amante del genere.

Granada

In conclusione, l’Erasmus a Granada  è stata per me un’inaspettata esperienza meravigliosa, con cui conoscere gente nuova, una nuova cultura, una nuova lingua, una nuova città, ed anche in definitiva una nuova me stessa. E’ per questo che consiglierei quest’esperienza a tutti, indistintamente, perché trovo che sia un mattoncino fondamentale nella crescita di ognuno; e per quanto sappia in cuor mio che di sicuro l’Erasmus sarà sempre meraviglioso in qualsiasi città tu lo viva, la mia esperienza di Erasmus a Granada avrà per sempre nel mio cuore un posto di rilievo.

Granada

Grazie mille a  Ilaria Milzi che ha deciso di raccontarci la sua esperienza di Erasmus a Granada! 😀