Tra Maniago, Andreis e Barcis, le perle naturalistiche delle Dolomiti Friulane.

Come sapete passo un sacco di tempo su Instagram ( @EzioMrLifestyle se avete voglia di seguirmi) . Mi aiuta tanto a distrarmi in questo periodo di esami; ho guardato un po’ la gallery di Alessandro ( @alessandroofiore)  e sono stato rapito da alcune immagini di paesaggi naturalistici e non ho potuto resistere. Ho chiesto dove avesse scattato queste foto davvero belle e lui mi ha risposto così:

“Per la prima volta mi ritrovo a scrivere per un blog. Ho deciso di iniziare  al meglio raccontando la mia avventura in Friuli.  Dal 15 al 17 maggio sono stato ospite insieme ad altri instagramers scelti da tutta Italia per partecipare a un instatour a Maniago e nel territorio delle Dolomiti Friulane. Da dove venga la fama delle Dolomiti? Molto facile capirlo, basta perdersi nella natura florida che ha ispirato innumerevoli depliant e mondo web  e subito ci si renderà conto  della straordinarietà di questi luoghi. Le torri dei castelli di pietra di un’epoca ormai troppo lontana, le rocce dai mille colori, la natura sconfinata. Nessun aggettivo è sprecato. Questo mio racconto non vuole essere una guida turistica,ma vuole essere anzitutto un tributo alla natura e alla sua bellezza; poi suggerirò alcuni spunti per chi ha intenzione di visitare la regione.
I luoghi di cui vi parlerò sono Maniago, Andreis e Barcis.

lago di Barcis dolomiti friulane


Maniago è nota per l’arte fabbrile ed è la città del coltello sin dall’età medievale. Durante il Quattrocento gli abili coltellinai maniaghesi forgiavano coltelli e lame per la Serenissima e nel 1998 è stato aperto al pubblico il Museo dell’arte fabbrile e delle coltellerie. Il cinema hollywoodiano per esempio ha utilizzato la bravura maniaghese per mettere in scena famose scene di guerra di famosi film come Braveheart, Robin Hood, I tre moschettieri e Indiana jones. Caratteristica è Piazza Italia, una delle piazze più ampie del Friuli, attorno alla quale si affacciano tutti gli edifici storici della città. Il più importante senz’altro è Palazzo D’Attimis-Maniago, risalente al diciottesimo secolo, residenza della nobile famiglia. All’interno del palazzo si può apprezzare sette ettari di giardino all’inglese. Da qui guardando all’insù si notano i ruderi del castello, raggiungibile percorrendo la salita del colle di S. Giacomo dove si possono ammirare alcuni punti panoramici e il bosco che fa da cornice.
Poco prima del lago di Barcis c’è Andreis. Essa si distingue per l’architettura spontanea delle sue case a ballatoio in legno e per la bellezza del patrimonio paesaggistico.
Il paese è immerso nel Parco naturale delle Dolomiti Friulane ed è anche sede di un’area avifaunistica e di un centro di recupero per rapaci feriti.

lago di Barcis dolomiti friulane

Aldilà della Forra del Cellina appare Barcis. Un respiro verde di natura,acqua e cielo in gradazione. Nato artificialmente negli anni ’50 per la produzione di energia elettrica, oggi è possibile praticare vela, surf, kajak, motonautica e canoa.
Alzando gli occhi al cielo non si può non restare impressionati dall’arena di roccia: una gradinata solenne che accompagna tutta la Valle tra chiaroscuri e asperità.

lago di Barcis dolomiti friulane

 

lago di Barcis dolomiti friulane

 

 

Alessandro Fiore. Vedo, fotografo e racconto. Dreamer, un po traveller, Instagram addicted.